Il numero di grandi data center gestiti da provider hyperscale è destinato a una crescita progressiva nei prossimi anni, passando dall’attuale capacità che copre una quota del 37% del totale a rappresentare in prospettiva più del 50% del mercato. A evidenziarlo sono i dati pubblicati da Sinergy Research Group, secondo cui i data center on-premise saranno destinati a scendere sotto al 30%, con la co-location che rimarrà sostanzialmente stabile nel tempo.
La ricerca Sinergy
La ricerca sull’hyperscale condotta da Sinergy si basa sull’analisi dell’impronta e delle operazioni dei data center di 19 tra le principali aziende di servizi cloud e internet su scala globale, che comprende i maggiori operatori di SaaS, IaaS, PaaS, ricerca, social network, e-commerce e giochi. Quanto ai data center in colocation e in leasing, i dati presi in considerazione provengono dal monitoraggio effettuato da Synergy sul mercato della colocation, analizzando i dati trimestrali di oltre 230 aziende.
La situazione oggi
Allo stato attuale il numero di grandi data center gestiti da provider hyperscale si avvicina a 900, arrivando a toccare – come dicevamo – il 37% della capacità mondiale di tutti i data center. Circa la metà di questa capacità hyperscale si trova in data center di proprietà, costruiti in proprio, e l’altra metà in strutture in leasing. Le strutture in co-location rappresentano oggi, secondo i dati di Sinergy Research, il 23% della capacità, mentre i data center on premise si avvicinano al 40% della capacità totale, contro il 60% che queste strutture registravano soltanto cinque anni addietro.
Il trend del settore dei data center
Il comparto dei data center, secondo i numeri diffusi dalla ricerca, sarà caratterizzato da qui ai prossimi anni da una crescita costante della capacità totale dei data center: a trainare questo fenomeno saranno essenzialmente i data center hyperscale, che vedranno la propria capacità raddoppiare nell’arco di cinque anni. Di contro, la capacità complessiva dei data center on-premise è destinata a perdere quota al ritmo di un -2% ogni anno, anche se la loro capacità rimarrà costante nel tempo, come la quota di capacità della co-location.
Le dinamiche della spesa
Se soltanto dieci anni fa le aziende spendevano oltre 80 miliardi di dollari all’anno in hardware e software IT per i propri data center, e meno di 10 miliardi di dollari per i nascenti servizi di infrastruttura cloud, oggi il panorama è cambiato profondamente. La spesa per l’hardware e il software dei data center ha infatti registrato mediamente soltanto un +2% l’anno, mentre la spesa per i servizi cloud è aumentata a doppia cifra, con un +42% all’anno, superando quota 227 miliardi di dollari nel 2022.
SI tratta di una profonda riorganizzazione degli investimenti IT delle aziende, che ha coinciso con una riduzione della spesa per i propri data center, a vantaggio di quella per le grandi reti globali di data center hyperscale.
La crescita degli operatori hyperscale
Ad alimentare la crescita impetuosa degli operatori hyperscale ha contribuito anche il rapido sviluppo di servizi digitali più orientati al consumatore – spiega Sinergy – come i social network, l’e-commerce e i giochi online. “Inoltre – si legge nella ricerca – mentre le imprese hanno mantenuto o lentamente aumentato la spesa per le apparecchiature dei data center, una parte crescente di queste attrezzature è stata spostata fuori sede in strutture di colocation. I data center on-premise non scompariranno presto, ma le loro dimensioni sono sempre più ridotte a vantaggio delle società di hyperscale e colocation”.