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Data center, la discrezionalità dei Comuni farà la differenza?



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Maggiori certezze procedurali grazie alle Linee guida del Mase ma serve una normativa tecnica ad hoc. E sulle questioni ambientali c’è da sciogliere il nodo del ciclo di vita dei Ced che generano un ingente impatto non soltanto sul clima, ma anche sugli ecosistemi, sulla salute e sulle risorse naturali

Pubblicato il 19 set 2024

Sara Beretta

Managing Associate Gianni & Origoni

Gianfranco Toscano

Partner Gianni & Origoni



data center, Hpc, High performance computing, dati, data analytics

Lo sviluppo massivo di servizi e tecnologie emergenti – come l’AI, lo streaming, il cloud gaming, la blockchain, lo smart working, le smart city e la realtà virtuale – ci hanno portato a considerare i data center, o centri di elaborazioni dati (Ced), come delle infrastrutture indispensabili per la società odierna. Tanto inevitabili, quanto fortemente energivore, considerato che consumano circa il 2% di energia elettrica a livello mondiale (destinato ad aumentare al 12% entro il 2040) ed oltre un miliardo di litri di acqua al giorno.

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