Un data center progettato in modo efficiente può far crescere la
capacità del 300% riducendo al tempo stesso lo spazio occupato del
60%. Lo calcola la società di ricerche Gartner, secondo cui i data
center di nuova generazione saranno anche più efficienti in
termini di consumi energetici e spese di capitale.
“Le aziende vogliono accrescere la produttività dei data centert
– spiega Dave Cappuccio, chief of infrastructure research di
Gartner – e studiano il rapporto tra potenza di calcolo, energia
consumata e produttività stimata delle applicazioni e delle
attrezzature. Va considerato anche che la maggior parte
dell’infrastruttura IT aziendale è sottoutilizzata: per esempio,
i server x86 vengono sfruttati solo al 12% e i rack sono popolati a
una capacità del 50-60%. È evidente che un data center progettato
e implementato in modo efficiente può apportare miglioramenti
significativi”.
Secondo Gartner il consumo di energia sarà il trend dominante nei
data center per i prossimi cinque anni, sia in termini di
efficienza sia di controllo e gestione. Le strategie di risparmio
energetico assumeranno diverse forme, dall’introduzione di
tecnologie green – come i sistemi water-cooling o altri
refrigeranti a livello delle macchine – alla gestione real-time
dell’infrastruttura, che permette di spostare le risorse in base
ai carichi di lavoro.
Anche lo spazio occupato sta diventando una questione prioritaria.
Al momento le aziende tendono a concentrare i server rack
esistenti, ma questo fa salire ulteriormente la bolletta elettrica:
secondo Cappuccio, la tendenza ad affollare i rack proseguirà fino
a tutto il 2012 e il top management realizzerà presto che il costo
energetico dell’IT, già alto oggi, non è che una frazione di
quello che peserà sui bilanci domani. Gartner calcola che, ai
prezzi attuali, le spese in energia per un server x86 saranno
superiori al costo del server stesso fra tre anni. E agli attuali
trend di crescita è probabile che i costi operativi dei server
diventeranno presto uguali a quelli di capitale. “Un rack da 40kW
potrebbe costare fino a 5.400 dollari per server all’anno”,
nota Cappuccio.
Di qui la necessità dei nuovi data center, con progettazioni
all’avanguardia, per ridurre le spese sia di capitale sia
operative, conclude l’analista: “Le parole d’ordine sono
‘piccolo e concentrato’, per ottenere le più alte prestazioni
di calcolo per kilowatt”.
Intanto, però, le aziende hanno già a disposizione alcune
soluzioni per ridurre il consumo di energia nei data center, come
l’utilizzo di raffreddamento a livello rack e row per le
attrezzature a più alta densità, che può ridurre il consumo fino
al 15%, mentre dimensionare il data center in base alle proprie
esigenze di calcolo, ed espanderlo solo quando necessario, può
abbattere le spese operative nel lungo termine del 10-30%. Gartner
consiglia anche di virtualizzare il più possibile, specialmente le
macchine x86, e di usare gli scambiatori di calore (economizer),
che sfruttano l’aria fredda esterna per abbassare le temperature
all’interno.