LA RICERCA

Data center virtualizzati in un’azienda europea su cinque

Lo studio promosso da F5 Networks: la priorità per le società è la sicurezza, poi la riduzione dei costi, l’agilità e la mobilità. Ma il 30% dice di non essere pronto al cambiamento e il 18% non si è posto il problema di sviluppare una strategia

Pubblicato il 26 Ott 2015

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Un’azienda su cinque in Europa ritiene di avere già implementato un data center totalmente Software-Defined. Quasi la metà, invece, il 46%, sostiene di aver realizzato “parzialmente” un Sddc, portando così a una percentuale complessiva del 66% le aziende che si sono già dotate di un ambiente data center totalmente o parzialmente Software-Defined. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da F5 Networks durante il recente VMworld 2015 di Barcellona, condotta tramite un sondaggio che ha coinvolto oltre 500 professionisti IT durante l’evento.

L’indagine di F5 ha rilevato, inoltre, che il 33% delle aziende offre i propri servizi applicativi ai clienti tramite un Sddc e che un ulteriore 22% ha in programma di promuovere un POC (Proof of concept) specifico per essere in produzione entro i prossimi dodici mesi.

“Nonostante molte aziende si trovino in una fase avanzata rispetto alla strategia Software-Defined – si legge in una nota dell’azienda – l’indagine ha mostrato che un significativo 30% dice di non essere ancora pronto a realizzare un data center parzialmente o totalmente Software-Defined. Inoltre, il 18% degli intervistati afferma che la propria azienda è ancora lontana dal completare una valutazione complessiva in termini di POC o non ha in programma di sviluppare alcuna strategia rispetto all’architettura Software-Defined”.

“La sicurezza rimane in cima alla lista delle priorità indicate dai professionisti IT mentre affrontano l’evoluzione della propria infrastruttura IT – prosegue il comunicato – Il 56% degli intervistati pone la sicurezza come priorità principale per il proprio business nei prossimi 12 mesi, seguita dalla riduzione dei costi (34%), da una maggiore agilità (30%) e dalla mobilità (25%). Alla domanda su quali siano le sfide più impegnative nella delivery del Sddc nei prossimi 12 mesi, la risposta principale è stata, ancora una volta, la sicurezza, indicata come ostacolo principale dal 34% degli intervistati. Seguono la fiducia degli utenti finali (30%), la focalizzazione su tecnologie diverse (28%) e i costi (25%)”.

“Un numero così significativo di responsabili IT che afferma di avere realizzato un Sddc completo, come indicato dalla ricerca, suggerisce che ci siano probabilmente delle differenze di interpretazione da parte degli intervistati rispetto a cosa sia un ambiente totalmente Software-Defined. A mio avviso, molti intendono ‘totalmente SDDC’ come ‘fortemente virtualizzato’ – commenta Paul Pindell, senior solution architect di F5 Networks – È comunque evidente che le organizzazioni IT hanno realmente incluso con impegno nei propri piani strategici il viaggio verso il Data Center Software-Defined, e probabilmente nel loro percorso sono andate molto più lontano di quanto si potrebbe pensare”.

“Permangono, tuttavia, ostacoli significativi per le aziende che cercano di virtualizzare completamente i loro ambienti data center – in particolare rispetto alla sicurezza, ai costi e alla fiducia delle imprese – conclude Pindell – Questi problemi rappresentano una sfida fondamentale per il settore IT e per le aziende stesse nello sviluppare soluzioni SDDC che soddisfino i requisiti dell’azienda e consentano di distribuire le applicazioni in modo rapido e sicuro a tutti gli utenti”.

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