LA RIFORMA

Data transfer Ue-Usa, Anitec-Assinform in pressing su Bruxelles

Secondo l’associazione dell’industria Ict le nuove regole permetteranno all’Europa di raggiungere 720 miliardi di crescita in più entro il 2030 e di creare di 700mila posti di lavoro. Il presidente Marco Gay: “Essenziale adottare in tempi brevi la ‘decisione di adeguatezza'”

Pubblicato il 22 Dic 2022

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720 miliardi di euro di crescita in più entro il 2030, 60 miliardi di euro di esportazioni all’anno, 700mila posti di lavoro. Sono questi secondo Anitec-Assinform i vantaggi principali che l’Europa potrebbe raggiungere con le nuove regole in via di approvazione sui flussi di dati tra Ue e Usa. Per questo l’associazione chiede di accelerare l’iter: “Essenziale – dice il presidente Marco Gay – che la decisione di adeguatezza venga adottata in tempi brevi. Il processo avviato nei giorni scorsi dalla Commissione europea costituisce un importante passo in avanti per assicurare, in questo difficile contesto economico, alle aziende europee di poter sfruttare tutte le opportunità del digitale in un contesto di regole chiare, certe e a tutela dei cittadini europei”.

Il nuovo “Data Privacy Framework”

Lo scorso 13 dicembre la Commissione europea ha avviato la procedura per adottare una decisione di adeguatezza in tema di privacy per rendere più sicuri i flussi di dati tra Unione europea e Stati Uniti. Tale iniziativa segue l’emanazione dell’Executive order del Presidente Biden che ha recepito “in principle” l’accordo dello scorso 25 marzo 2022 sottoscritto da Ue e Usa per l’adozione di un nuovo Trans-Atlantic Data Privacy Framework, a tutela dei dati personali dei cittadini europei trasferiti negli Stati Uniti.

Si tratta, dice Anitec-Assinform in una nota, “di un passaggio fondamentale tenuto conto che i trasferimenti di dati sono essenziali per la crescita dell’economia europea”.

Previsti a breve ulteriori passaggi quali l’ottenimento del parere dal Comitato europeo per la protezione dei dati e il voto favorevole di un comitato dei rappresentanti degli stati membri.

Cosa prevedono le nuove regole

Una volta concluso l’iter, la decisione obbligherà le aziende Usa a osservare regole sulla privacy stringenti, tra le quali l’eliminazione dei dati personali non più necessari al loro scopo e il mantenimento della protezione dei dati quando condivisi con terze parti.

Con il provvedimento verrà, tra l’altro, limitato l’accesso ai dati da parte delle agenzie di intelligence statunitensi nei casi di sicurezza nazionale secondo criteri di proporzionalità e necessità e verranno introdotti alcuni meccanismi che consentiranno di presentare un ricorso indipendente da parte dei cittadini europei in caso di violazioni.

Serve un quadro di regole chiaro

“Vista la portata dei cambiamenti – si legge ancora nella nota -, l’auspicio è che la decisione venga adottata velocemente al fine di garantire un quadro di regole chiaro e certo applicabile al flusso di dati tra Ue e Usa che consenta alle imprese di superare lo stato di incertezza attuale così da agevolare lo svolgimento dell’attività economica e i processi di trattamento dei dati”.

“I flussi di dati transfrontalieri – dice Marco Gay – sono forieri di apertura di nuovi mercati e di opportunità per le aziende, vitali per la cooperazione transatlantica e rafforzano il partenariato economico Usa-Ue. Il processo avviato dalla Commissione europea costituisce un importante passo in avanti per assicurare, in questo difficile contesto economico, alle aziende europee di poter sfruttare tutte le opportunità del digitale in un contesto di regole chiare, certe e a tutela dei cittadini europei”.

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