I dati degli utenti? Ora hanno un valore. Succede con il provider Usa Verizon che offre ai propri clienti una vasta gamma di “bonus” (dalla musica di Apple a passaggi gratuiti con Uber, biglietti per concerti o anteprime di film) in cambio di dati personali. Si tratta di un nuovo programma denominato Verizon Up. Ogni 300 dollari spesi con la bolletta mensile Verizon Wireless, scatta un credito. Ogni credito vale un benefit.
Secondo il Wall Street Journal il programma funziona se i clienti consentono a Verizon di accedere alla propria “cronologia di navigazione web”, panoramica sull’utilizzo delle applicazioni, dati relativi alla posizione geografica ecc. Una collezione di dati utilizzata per “personalizzare i premi e fornire una pubblicità mirata”.
I dati raccolti vengono condivisi con Oath, la unit Verizon creata dall’acquisizione di AOL e Yahoo. Grazie ai dati le pubblicità possono essere adattate agli utenti: un’operazione che Verizon spera possa spingere le entrate pubblicitarie aumentando le revenue: pur contando su 114 milioni di abbonati negli Usa, l’attività wireless del provider stenta a ritrovare la quadra.