La commissione Industria del Senato ha approvato il ddl per lo sviluppo del settore aerospazio, dando ai relatori – Salvatore Tomaselli (Pd) e Paola Pelino (FI) – il mandato di riferire in Aula. Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula. “Il tema dello Spazio e delle politiche spaziali – afferma Tomaselli – rappresenta oggi una grande opportunità per il sistema-Paese. Si tratta di un settore che si basa su dinamiche interdisciplinari: a partire dalla ricerca, fino alle politiche industriali e tutto il mondo delle applicazioni. E’ per questo motivo che il disegno di legge mira ad assegnare alle politiche spaziali una governance quanto più unitaria e integrata”.
Il disegno di legge in materia di politiche spaziali e aerospaziali approvato dalla commissione prevede l’attribuzione alla Presidenza del Consiglio della direzione e del coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali e, in particolare, istituisce un Comitato interministeriale con il compito di definire gli indirizzi del Governo in materia con riferimento anche alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alle ricadute sul settore produttivo, oltre che di favorire la competitività del sistema produttivo italiano, con un focus sulle Pmi. Il Comitato, inoltre, avrà il compito di indirizzare e supportare l’Agenzia Spaziale Italiana nella definizione di accordi internazionali e nelle relazioni con i diversi organismi internazionali, definendo anche il quadro delle risorse finanziarie disponibili per il settore ed avrà l’obiettivo di promuovere i processi di internazionalizzazione delle capacità nazionali e lo sviluppo e il potenziamento tecnologico delle piccole e medie imprese, nonché i trasferimenti di conoscenze dal settore della ricerca ai servizi di pubblica utilità, con riferimento ai settori dell’ambiente, del trasporto e delle telecomunicazioni. Anche il ruolo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) viene amplificato e ne vengono valorizzate le competenze. “L’Asi – spiega Tomaselli – anche tramite la partecipazione al comitato interministeriale, assurgerà a soggetto fondamentale in termini di governance generale del sistema, fungendo da raccordo tra il sistema industriale e della ricerca e tutte le istituzioni nazionali e internazionali. Ritengo, infatti, che il futuro di tutto il comparto spaziale sia legato anche alla collaborazione internazionale e soprattutto ad una dimensione europea del settore”.
Un emendamento approvato, che porta la firma dei 5 Stelle, prevede che l’Asi debba pubblicare in una apposita sezione del proprio sito istituzionale: le informazioni sull’attività complessivamente svolta; le informazioni sui curricula e i compensi lordi percepiti dai dirigenti, dai collaboratori e dai consulenti; i criteri e le modalità per le assegnazioni di lavori e forniture di qualsiasi tipologia. Inoltre una modifica richiesta dal Gruppo Misto stabilisce che nel Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale, il presidente, sentiti i componenti del comitato, “può invitare a partecipare alla seduta ministri o sottosegretari di altri dicasteri e rappresentanti di enti pubblici e privati utili all’espletamento delle funzioni del Comitato”.
“L’istituzione di un Comitato interministeriale e la delega al sottosegretario alla presidenza del Consiglio in materia di politica spaziale e aerospaziale sono segnali importanti per un settore fondamentale per la nostra economia – dice la senatrice Pelino – Un risultato, al primo step con il via libera della commissione Industria del Senato che è frutto di una mia iniziativa parlamentare tesa a colmare una lacuna legislativa inaccettabile. Sono certa che dallo sviluppo dell’industria aerospaziale e dall’organizzazione della competente Agenzia possano nascere notevoli opportunità di occupazione per i nostri giovani”.
Il ddl – ancora in prima lettura – ha iniziato il suo iter in commissione a giugno del 2014. L’iter è proceduto a rilento soprattutto per motivi legati agli oneri legati al provvedimento e al relativo parere della commissione Bilancio, che ha causato la stesura di ben tre versioni di testo base.
“Asas, che ha seguito attivamente tutte le fasi di lavoro, esprime il più vivo ringraziamento ai senatori di tutti i gruppi politici che hanno dato il proprio contributo al confronto e in particolare ai relatori Pelino e Tomaselli – commenta Lorenzo D’Onghia, presidente di Asas – auspicando fortemente che le prossime fasi della discussione in aula e alla Camera possano procedere in tempi brevi così da realizzare pienamente il nuovo approccio che in questi mesi è stato positivamente collaudato tramite la Cabina di regia voluta dalla Presidenza del consiglio”.