IL PROVVEDIMENTO

Ddl Semplificazioni, ecco tutti gli emendamenti digital

Zero carta nel processo digitale e blockchain per la validità legale degli smart contract tra le proposte di modifica presentate al Senato. 750mila euro per le startup

Pubblicato il 11 Gen 2019

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Zero carta nel processo telematico. Un emendamento 5 Stelle al ddl Semplificazioni che sta iniziando l’iter di approvazione al Senato fa divieto “di richiedere, in qualsiasi forma, copia cartacea degli atti depositati in modalità telematica”. I dirigenti saranno responsabili dell’inosservanza delle disposizioni.  E previsto che l’attuazione delle disposizioni sia parametro di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale dei dirigenti.

Novità anche sul fronte blockchain: la tecnologia basata sui registri distribuiti garantirà il valore legale degli smart contract. Una proposta di modifica al decreto recita: “La memorizzazione di un documento informatico attraverso l’uso di tecnologie basate su registri distribuiti produce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica”.

“Gli smart contract – prosegue il testo – soddisfano il requisito della forma scritta previa identificazione informatica delle parti interessate, attraverso un processo avente i requisiti fissati dall’Agenzia per l’Italia Digitale con linee guida da adottarsi entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge”.

Lo Smart Contract è un programma basato su un codice che contiene sia le clausole concordate sia le condizioni operative necessarie per il funzionamento di un prodotto o servizio. In sostanza l’oggetto del contratto “entra in funzione” quando le situazioni reali corrispondono alle clausole e alle condizioni predefinite.

L’aspetto innovativo è ovviamente la totale assenza di un intervento umano, dei classici intermediari come avvocati o notai.

Un ulteriore proposta 5S stabilisce un credito di imposta di 25mila euro l’anno per le startup che operano nel blockchain e decidono di insediarsi nel comune di Campione d’Italia. “Le start up operanti nel settore blockchain che eleggono sede legale e produttiva nel territorio del comune di Campione d’Italia possono usufruire di un credito di imposta di 25mila euro annui a partire dall’anno di insediamento. Inoltre potranno usufruire di tutti gli ulteriori sgravi previsti per le startup”, si legge nell’emendamento. Dal beneficio sono escluse le spese per acquisto e locazione di beni immobili. Per la misura sono stanziati 750mila euro l’anno dal 2019.

È infine stata depositata una norma che consente la raccolta di firme per i referendum anche tramite firma digitale o equiparata.

Le sottoscrizioni richieste per la presentazione di liste di candidati alle elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e del Parlamento europeo, le sottoscrizioni previste per la richiesta dei referendum nonché le sottoscrizioni richieste per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare possono essere raccolte in modalità digitale, attraverso l’utilizzo della firma digitale, oppure di altra firma elettronica qualificata, del sistema pubblico di identità digitale (Spid), anche attraverso la realizzazione di apposita piattaforma informatica. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore del pacchetto Semplificazioni il Ministro dell’interno varerà il decreto attuativo, il Commissario straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale, l’Agenzia per l’Italia digitale e il Garante per la protezione dei dati personali.

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