Italiano e Democratico. Bill De Blasio è il nuovo sindaco di New York; entrerà ufficialmente in carica dal primo gennaio dopo aver riportato una schiacciante vittoria sul candidato Repubblicano Joseph Lhota e prenderà il posto del miliardario Michael Bloomberg, Repubblicano, che ha guidato la Grande Mela per 12 anni.
Con De Blasio New York torna a un sindaco Democratico dopo venti anni. Nonostante il radicale cambiamento votato dai cittadini newyorkesi, Bloomberg è riuscito comunque a mettere a segno risultati concreti, come la riduzione della criminalità e il forte sostegno all’industria tecnologica con politiche disegnate per far crescere una “Silicon Valley” a New York.
La campagna di De Blasio ha puntato per certi versi su elementi opposti a quelli che hanno caratterizzato la politica di Bloomberg. De Blasio ha fatto appello ai cittadini in difficoltà delle periferie che si sono sentiti abbandonati dall’amministrazione pubblica, colpevole, secondo De Blasio, di aver saputo parlare solo ai ricchi. I cavalli di battaglia della campagna di De Blasio includono l’asilo nido sempre aperto per tutti i i bambini, 200.000 nuove unità abitative a prezzi popolari, uno stop alla controversa pratica dello stop-and-frisk (fermare e perquisire) della Polizia di New York, che colpisce spesso le minoranze etniche.
De Blasio però non dimenticherà il settore hitech, anzi, continuerà a dare sostegno allo sviluppo della Silicon Valley newyorkese, quella che è stata ribattezzata la “Silicon alley“. Ha proposto nuove borse di studio per giovani di famiglie non abbienti e un programma speciale che azzera i prestiti che gli studenti chiedono per pagarsi gli studi se questi studi sono intrapresi nelle materie tecnologiche e se poi i ragazzi vanno a lavorare per l’amministrazione cittadina per cinque anni.
De Blasio propone anche un fondo di 150 milioni di dollari per le borse di studio in materie scientifiche e tecnologiche nelle facoltà della City University of New York e 100 milioni di dollari di seed money da investire nella start-up dell’hitech.
De Blasio ha persino chiamato in causa Verizon nella sua campagna elettorale bacchettandola per il roll-out a macchia di leopardo del suo servizio triple-play FiOS (Internet, telefono e Tv) nella città di New York, nonostante le promesse della telco di una copertura capillare.