L'INTERVISTA

Debutta Adesso.it, Mainetti: “Faremo fare alle aziende il salto nell’agile pragmatico”

Entra nel vivo l’integrazione fra il Gruppo tedesco Adesso e Webscience, aziende dallo stesso dna e dalle forti competenze. Obiettivi ambiziosi: +30% di crescita nel 2024. L’executive chairman: “Puntiamo a sfatare i falsi miti sulla metodologia agile, è la via maestra per la digital transformation”. Avanti tutta sul piano di assunzioni: 40 new entry quest’anno

Pubblicato il 06 Mar 2024

Stefano Mainetti

Sfatare i falsi miti, alcuni molto italiani, sul modello “agile” per accompagnare le aziende nella digital transformation consentendo pianificazione a lungo termine, controllo dei progetti, scalabilità. È questa la mission di Adesso.it, la “nuova” Webscience figlia dell’integrazione con il Gruppo tedesco Adesso che ha individuato nella società fondata da Stefano Mainetti nel 2000, in pieno boom Internet, il partner ideale per sbarcare sul mercato tricolore e che permetterà al contempo all’azienda italiana di internazionalizzarsi. “È un’operazione win win e abbiamo obiettivi ambiziosi”, racconta a CorCom Mainetti che in Adesso.it ricopre il ruolo di executive chairman con le deleghe su strategy, marketing e ricerca e sviluppo, e che guida l’azienda al fianco del ceo Francesco Micotti.

Mainetti, obiettivi ambiziosi cioè?

Il Gruppo tedesco Adesso, quotato al mercato di Francoforte, ha chiuso il 2023 con oltre 1,1 miliardo di fatturato (ad oggi opera in 14 nazioni e conta 10mila dipendenti, ndr) e sta crescendo a un ritmo più veloce di quello del mercato, ottenendo un +26% nel 2023 e puntando a tassi di crescita simili per il futuro. Ebbene Webscience è già sulla giusta strada per raggiungere questi numeri: negli ultimi due anni abbiamo messo a segno anche noi una crescita a doppia cifra anno su anno, con un fatturato 2023 sopra i 12 milioni e un Ebitda margin del 13% che ci ha permesso di effettuare importanti investimenti soprattutto nella formazione. Da boutique company ora siamo pronti a estendere i nostri orizzonti oltreconfine e a sostenere l’espansione italiana del Gruppo Adesso SE.

Perché Adesso ha scelto proprio Webscience?

I nostri punti in comune sono molti a partire dal dna. Io ho fondato Webscience sulla mia base di esperienza come docente a contratto del Politecnico di Milano. Il co-fondatore del Gruppo tedesco Adesso è Volker Gruhn, che è Presidente di Ingegneria del Software presso l’Università di Duisburg-Essen ed è anche membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto Fraunhofer per l’Ingegneria del Software e dei Sistemi. L’attenzione per le competenze è stato il punto di partenza per entrambi, senza qualità non si va da nessuna parte e dunque siamo pienamente allineati nella vision e nella mission. Non a caso Adesso è best place to work in Germania e al secondo posto nella classifica europea e quest’anno anche la filiale italiana si candiderà. La forte attenzione alla qualità delle competenze fa poi il paio con quella all’innovazione: siamo un system integrator specializzato in consulenza nonché in progettazione e realizzazione di applicazioni tailor made basate sulle tecnologie più innovative. Il nostro obiettivo è generare valore per il cliente con un approccio pragmatico che fa leva sul modello agile. In Italia bisogna ancora sfatare diversi falsi miti ma siamo sulla buona strada.

Falsi miti, quali?

Il modello agile non permette la pianificazione a lungo termine, non offre il controllo del progetto, non consente di scalare, non ci sono adeguate competenze in azienda. Questi sono i principali quattro falsi miti di cui si sono convinti alcuni manager italiani. Ma per fortuna anche nel nostro Paese il mindset sta cambiando e da un modello piramidale-verticistico si sta andando in direzione di una gestione per l’appunto “agile” che peraltro permette al Cio di passare dal ruolo di mero controllore dei costi a quello di figura chiave del board aziendale per la definizione della strategia di digital transformation. E la nostra ambizione è proprio di posizionarci come la miglior agile digital factory d’Italia, probabilmente l’unica in grado di competere con colossi internazionali. In Italia si sta cambiando passo e abbiamo gli “astri” allineati perché cresciamo meglio e più degli altri e possiamo affiancare più e meglio degli altri le aziende nel percorso di trasformazione digitale.

Più e meglio degli altri perché?

Ciò che ci contraddistingue è che siamo capaci di fare questo lavoro, siamo capaci di cambiare il motore degli aerei in volo, per usare una metafora, ossia di modernizzare il core business dell’azienda senza impattare sull’operatività. E per farlo occorre ottima qualità metodologica. Seguiamo il percorso di cambiamento dell’azienda, costruiamo partnership e relazioni di fiducia, attuiamo progetti in collaborazione con i nostri clienti iterazione dopo iterazione. Insomma siamo agili e vogliamo permettere alle aziende di godere dei benefici dell’agilità

Nel 2023 avete assunto una quarantina di persone, sono previste assunzioni anche quest’anno?

Certamente sì, da gennaio abbiamo assunto già una dozzina di persone e sicuramente si arriverà ad una quarantina. Peraltro, abbiamo un basso tasso di turnover e ora grazie all’integrazione nel Gruppo Adesso i nostri giovani avranno opportunità di carriera internazionale.

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