“Do more with less”. E’ quanto promette l’architettura di
nuova generazione per il suo portfolio di access point e
controllori in tecnologia wireless 802.11n che Motorola ha
presentato in prima mondiale il 5 ottobre. Per l’Europa
l’evento si è svolto a Londra, in presenza delle maggiori
testate continentali del settore, tra cui Il Corriere delle
Comunicazioni, unica rivista italiana.
Wing 5 Wlan è il nome di questo prodotto, che come ha detto
Massimo Gotti, wireless network solutions Emea
director oltre che numero uno di Motorola in Italia, “rappresenta
una tappa fondamentale nella strategia aziendale di presenza sul
mercato delle soluzioni wirelesss di nuova generazione, con un
vantaggio competitivo su tutti i principali concorrenti e anche dei
piccoli fornitori che popolano questo mercato, tuttora al riparo
per quanto mi risulta dagli attacchi cinesi”.
Dopo l’acquisto di Symbol Technologies, Motorola si propone con
una offerta completa di soluzioni, in grado di rispondere alle
esigenze pressoché di tutti i mercati verticali: dal trasporto
alla logistica, dalla sicurezza pubblica alle utilities e ancora
education, sanità, public access…
“Con questo annuncio – puntualizza Gotti, possiamo dire di
avere completato l’ecosistema delle infrastrutture wireless
broadband, in termini non solo di tecnologie ma anche di
applicazioni e di servizi. Con Wing 5 Wlan il ruolo delle
applicazioni e dei servizi è destinato a crescere, generando nuove
opportunità di business. In altri termini con questa soluzione si
migliorano flessibilità e scalabilità, grazie alla distribuzione
dell’intelligenza, realizzando un miglioramento nel servizio che
si traduce in un costo minore. La nuova architettura riduce il
numero di AP richiesti per fornire la stessa qualità di servizio,
grazie al fatto che l’instradamento è intelligente”. In certi
casi si può arrivare anche a usare fino al 30% in meno di AP.
Concetti ribaditi anche dagli altri esponenti Motorola presenti
all’evento londinese. In particolare Phil Bolt, vice president
Motorola network solutions, ha focalizzato la sua presentazione
sulla capacità della nuova architettura di esecuzione delle
applicazioni, in modo non solo veloce ma anche in sicurezza e nel
rispetto della Quality of Service, che rappresenta un punto di
debolezza delle soluzioni tradizionali. “Il termine ‘less’
– precisa – può essere declinato in vari modi ma sono almeno tre
gli aspetti che meritano evidenza: meno congestione sulla rete,
minore banda e meno soldi, un risultato quest’ultimo che deriva
dalla maggiore flessibilità e semplicità di utilizzo da parte
degli utenti, oltre che da minori”.