Si scrive Gellify ma si legge innovazione scalabile e replicabile. Nella sede di Confindustria Emilia Area Centro debutta ufficialmente la piattaforma di innovazione per il B2B italiano. “Gellify vuole accelerare l’evoluzione in chiave digitale delle aziende tradizionali, attraverso la connessione e la contaminazione virtuosa con le start up più disruptive che si affacciano sul mercato – spiega il ceo Fabio Nalucci – Per innovare è indispensabile oggi un’apertura verso l’ecosistema digitale, un’apertura che richiede la trasformazione e la creazione di nuovi ruoli e aree organizzative. Con Gellify le aziende potranno avere un partner del cambiamento”.
Partner di Gellify è Accenture, leader globale della consulenza direzionale e della digital transformation, che in Italia conta 12.000 dipendenti e la presenza di 5 centri di innovazione.
“L’ondata di innovazione trainata dalle nuove tecnologie come l’Industrial Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale o i Big Data sta già impattando in maniera importante il nostro sistema economico. Il decreto Calenda, unito alle iniziative a favore delle StartUp e alla ripresa economica hanno creato un’importante finestra di opportunità per le aziende Italiane – sottolinea Marco Morchio, Managing Director Accenture Strategy – L’intenzione di Accenture è di contribuire in maniera concreta all’evoluzione digitale del tessuto imprenditoriale del Paese, affiancando le aziende nella gestione dell’innovazione sia attraverso la revisione dei meccanismi di coordinamento e di governo della ricerca e sviluppo interni sia attraverso programmi di accelerazione con le start up. La partnership con Gellify va proprio in questa direzione”.
La scelta del capoluogo emiliano quale luogo di nascita della piattaforma non è casuale: la squadra di Gellify nella sua attività si focalizzerà infatti da subito sul manifatturiero, settore chiave per il sistema economico del Paese e che qui ha una rappresentanza particolarmente significativa. Unendo competenze digitali, di manufacturing e di design thinking, i professionisti di Gellify potranno semplificare l’accesso ai temi Industrial IoT e Industria 4.0 da parte delle imprese, nonché selezionare quelle start-up in grado di contribuire all’evoluzione del business delle tante realtà eccellenti Italiane.
Guardando al mondo delle start up, la piattaforma aumenterà le probabilità di successo sul mercato di quelle realtà che entreranno a far parte del suo network attraverso la Gellificazione, un processo proprietario che prevede supporto specifico per ogni fase di sviluppo, così da colmare eventuali gap di competenze e risorse nelle diverse fasi di crescita. A questo si aggiunge l’opportunità di entrare in contatto con investitori, potenzialmente intenzionati ad investire del capitale in nuove idee imprenditoriali.
Al contempo Gellify dialogherà con le aziende tradizionali per favorire l’adozione di un approccio di open innovation, attraverso la connessione con le start up del suo network, che potranno dare supporto per l’evoluzione dei modelli di business. Il know how aziendale verrà infatti arricchito dallo scambio con la business community di Gellify, composta da start-up in fase di Gellificazione e professionisti del settore. Gellify potrà anche sostenere il processo di trasformazione di una azienda con la creazione di start-up on demand garantendo investimenti, governance e competenze necessarie allo scaling.
Per creare un circolo virtuoso all’interno dell’ecosistema dell’innovazione la piattaforma si è strutturata in tre business unit: Gellify, dedicata alla Gellificazione delle start up che abbiano già espresso traction nel mercato; Gellify Air, volta a creare un flusso di innovazione che connetta start up e imprenditori tradizionali; infine Gellify Investiments, composta da un team di 6 investitori, che intende posizionarsi vicino ai principali venture capitalist Italiani come capacità di investimento in start-up.
“Siamo convinti che la sfida dell’Industria 4.0 si giochi su un mix di competenze – aggiunge Michele Giordani, Managing Partner e Founder di Gellify – quelle specifiche dei settori industriali – con focus sulla capacità di presidiare i mercati ed eccellere nella tecnica – e quelle digitali – presenti nelle start-up con la capacità di creare valore tramite la rivoluzione digitale.”