“La scelta del Governo di escludere dalla detassazione degli
utili delle imprese che reinvestono in macchinari, quelli destinati
agli investimenti in tecnologie digitali, appare un’occasione
mancata per rilanciare la competitività del Paese” ha dichiarato
Ennio Lucarelli, Presidente di Assinform, l’associazione
nazionale delle imprese di Information Technology, a proposito del
decreto legge anticrisi, appena varato dal Governo, che
all’art. 5 prevede uno sconto del 50% sulla tassazione degli
utili delle imprese che investiranno per acquistare “macchinari e
apparecchiature compresi nella divisione 28 della tabella Ateco”,
vale a dire per pompe, forni, macchine di movimento terra e altri
utensili per uso industriale, ma non per hardware e software
informatici.
“In Italia – ha sottolineato Lucarelli – si continuano a
sottovalutare le enormi potenzialità dell’innovazione digitale
anche nel contrasto alla crisi. Rispetto agli investimenti
tradizionali, quelli nel digitale rendono sette volte di più, vale
a dire hanno un effetto moltiplicatore ben più forte e potente. Il
decreto anticrisi poteva rappresentare un concreto incentivo per
consentire alle nostre Pmi di accedere ai vantaggi offerti dalle
nuove applicazioni digitali in termini di crescita delle
capacità competitive e conquista di nuovi mercati".
"Ci auguriamo – ha concluso il Presidente di Assinform – che
nell’iter di trasformazione del decreto in legge, la misura possa
essere completata estendendo gli incentivi anche alle tecnologie
digitali”.