“L’innovazione tecnologica, che costituisce il pilastro del Piano Industria 4.0, continuerà a rivestire un ruolo primario nell’agenda del Governo anche per altri fronti complementari”. Emerge dalla nota di aggiornamento del Def diffusa dal ministero dell’Economia con cui il Governo apre la strada a una manovra da 36-40 miliardi per il prossimo anno.
“Innanzitutto sono indispensabili – si legge nel documento – lo sviluppo e la diffusione della rete 5G e della fibra nonché della tecnologia blockchain destinata ad avere numerose applicazioni, dalla riconoscibilità e tracciabilità dei prodotti Made in Italy all’avvio della disintermediazione attraverso gli smart contract”.
Diventa essenziale “lavorare inserendosi nel programma ‘Europa Digitale‘, con il quale la Commissione Europea intende investire 9,2 miliardi per lo sviluppo di settori chiave per l’innovazione”dice la nota di aggiornamento che fa riferimento a supercomputer, Intelligenza Artificiale, Cybersicurezza, competenze Digitali, trasformazione Digitale della PA. “Il Governo intende promuovere una strategia nazionale sulla tecnologia blockchain e tal fine sarà avviato un gruppo di lavoro dedicato, coinvolgendo tutti gli attori dell’ecosistema, dalle istituzioni ai centri di ricerca, dalle Università fino alle start up”, si legge ancora nella nota Def che rilancia dunque quanto già annunciato nei giorni scorsi dal ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio.
Innovazione anche per la mobilità italiana. Il digitale costituirà un “importante strumento per garantire una maggiore sicurezza, dimezzando il numero di vittime della strada entro il 2020 ed annullandolo entro il 2050″ si legge sempre nella nota nella quale si ricorda che “il Governo sta sperimentando a Torino e a Modena il progetto della Smart road, con cui si punta a creare infrastrutture stradali dotate di piattaforme di osservazione, monitoraggio e previsione del traffico con una sinergia tra infrastrutture digitali e veicoli di nuova generazione”.
Sul fronte del settore pubblico si punta “a promuovere la creazione, all’interno di ogni Ministero, di un avamposto che sovraintenda alle iniziative digitali dei singoli Ministeri e si coordini con le altre Amministrazioni in una strategia di sviluppo unitaria”.
Sulla banda ultralarga si prosegue con gli obiettivi posti dal piano Bul del governo precedente. In particolare il governo punta a assicurare “la copertura con reti ultraveloci oltre i 100 Mbps ad almeno l’85 per cento della popolazione italiana” entro il 2020. Ancora, ad estendere la copertura ad almeno 30 Mbps alla totalità della popolazione italiana e la copertura oltre i 100 Mbps a tutte le sedi/edifici pubblici, poli industriali, aree di interesse economico e concentrazione demografica, nonché alle principali località turistiche e agli snodi logistici”.
Anche il 5G entra nel Def: si prevede di spingere su sperimentazione, adozione e piattaforme di nuova generazione. In particolare il Governo punta a compiere “il percorso di trasformazione del sistema radiotelevisivo e il trasferimento delle frequenze nella banda 700 MHz senza ritardi rispetto alle scadenze stabilite”, assicurando gli obiettivi di bilancio e le legittime esigenze di tutti gli attori coinvolti. Previsti eventuali aggiustamenti su allocazione e utilizzo delle frequenze ma “in seguito” “anche al fine di reperire ulteriori risorse finanziarie per il bilancio pubblico”.
Confermati gli obiettivi su Industria 4.0, come anticipato da Corcom. Si punta a migliorare alcuni aspetti del piano, raccogliendo istanze anche dalle associazioni di categoria.