STRATEGIE

Delivery, Glovo chiude round da 450 milioni e scommette (anche) sull’Italia

Sfida “quick commerce” per la startup spagnola che punta ad aprire 200 nuovi dark store nel mondo e 15 nel nostro Paese dove programma 100 assunzioni. Intelligenza artificiale e analisi predittiva dei dati al centro dello stoccaggio di articoli. “Diventeremo la app per la città”

Pubblicato il 01 Apr 2021

Clair e Pagliarani_dark store

Avanti tutta sul “quick commerce”, le consegne in pochi minuti, per la startup spagnola Glovo che punta a rafforzarsi nei 20 mercati in cui opera, in primis l’Italia. Grazie alla chiusura di un round di finanziamento serie F da 450 milioni di euro (è stato guidato da Lugard Road Capital e Luxor Capital Group, hanno partecipato anche i precedenti investitori Delivery Hero, Drake Enterprises e GP Bullhound) la società traguarda ora a una rete di 200 dark store nel mondo entro il 2021 e a 15 in Italia dove programma 100 nuove assunzioni.

Le strategie per l’Italia

“Abbiamo inaugurato il nostro secondo dark store a Milano e il primo a Torino e puntiamo entro la fine dell’anno di averne almeno 15 sul territorio, programmando oltre 100 assunzioni come personale dedicato – commenta Elisa Pagliarani, General Manager di Glovo Italia – La spesa è un segmento del nostro servizio che nell’ultimo anno è cresciuto del 400%. Grazie alla distribuzione nei punti nevralgici della città dei nostri magazzini fisici, con la stessa facilità con cui si ordina il cibo, i clienti possono ricevere a casa la spesa last minute: un cestino di prodotti che salvano la cena organizzata senza preavviso e, nel mentre, aggiungere il latte per la colazione o la carta da cucina dimenticati nell’ultimo carrello della spesa”.

Obiettivo diventare “la app per la città”

Gli investimenti del round, il più grande mai concluso da una startup spagnola, serviranno per rafforzare i servizi di consegna a domicilio della spesa e di altri prodotti in pochi minuti in qualsiasi momento della giornata: obiettivo far diventare Glovo l’“app per la città”.

Attraverso la combinazione tra l’organizzazione dello spazio fisico, l’Intelligenza artificiale e l’analisi predittiva dei dati, Glovo definisce al meglio il proprio stoccaggio di articoli, rendendoli facilmente accessibili al personale che prepara l’ordine e lo consegna ai rider o direttamente al cliente finale, tramite il servizio di “pick up” presso il dark store.

Rafforzamento delle consegne last minute

Il servizio di Quick Commerce attraverso i dark store è complementare al servizio di spesa già offerto da Glovo attraverso i supermercati, grazie ad accordi con partner come Carrefour o Gruppo Végé. La spesa via dark store si rivolge  un consumatore che vuole soddisfare un bisogno immediato e che quindi premia la velocità di consegna rispetto ad un’ampia scelta di marche o prodotti.

L’assortimento, che comprende tutte le categorie – dalla frutta alla verdura, dai prodotti freschi a quelli surgelati, dagli articoli per la cura della persona e della casa fino a quelli per la prima infanzia – viene costantemente rimodellato sulla base dei fabbisogni espressi dagli utenti ed è concepito per coprire qualsiasi esigenza dell’ultimo minuto, integrando la consueta spesa settimanale.

Evoluzione del commercio

Lo sviluppo di questo ambito in Italia è guidato da Agustina Clair, Head of Q-Commerce e Food Innovation. In prospettiva, nelle città dove saranno attivi più dark store la piattaforma sarà in grado di consegnare la micro-spesa in meno di 10 minuti. Questo sarà possibile grazie a un mix tra personale specializzato a preparare gli ordini, evidentemente con pochi prodotti, organizzazione del magazzino per rendere la preparazione dell’ordine semplice ed immediata, nonché una maggiore presenza territoriale capace di raggiungere più velocemente il consumatore.

“Il Quick Commerce – conclude Pagliarani – rappresenta la terza evoluzione del commercio: consegna a domicilio non in giorni né in ore, ma in minuti, grazie alla capillarità dell’offerta. Glovo è la prima realtà a rendere disponibile un servizio del genere in Italia e vogliamo rafforzarlo grazie a nuovi investimenti, sia lato organico che lato tecnologia ed infrastrutture”.

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