L'OPERAZIONE

Dell, gli azionisti danno il via libera al buyout

Approvata l’offerta da 25 miliardi di dollari del fondatore Michael Dell e del fondo Silver Lake. Agli azionisti 13,75 dollari per azione più un dividendo di 13 centesimi. Prossimo step il delisting

Pubblicato il 12 Set 2013

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Via libera degli azionisti di Dell, tra le principali produttrici mondiali di computer, all’offerta da 25 miliardi di dollari del fondatore Michael Dell e del fondo Silver Lake. Lo annuncia un comunicato del gruppo, che non specifica con quanti voti gli azionisti abbiano autorizzato l’operazione.

In base all’accordo raggiunto, gli azionisti di Dell riceveranno 13,75 dollari cash ad azione, più uno speciale dividendo di 13 cent ad azione.

Nelle ultime settimane l’offerta era salita di 350 milioni di dollari, dopo mesi di trattative e in risposta alla battaglia condotta contro la scalata condotta da Carl Icahn. L’activist investor e il fondo Southeastern Asset Management avevano presentato a maggio presentato un’offerta alternativa al buyout di Dell (con conseguente uscita dalla Borsa) annunciato il 5 febbraio 2013 dall’azienda produttrice su iniziativa di un consorzio guidato dal suo fondatore Michael Dell.

I due avevano offerto 12 dollari per azione in contanti o azioni di nuova emissione, spiegando che la nuova proposta avrebbe consentito agli azionisti di mantenere una quota nella società e sarebbe stata per questo più vantaggiosa, sebbene più bassa dei 13,65 dollari offerti all’epoca da Michael Dell e Silver Lake. Ma, al termine di un’accesa battaglia, il 9 settembre scorso Icahn ha mollato la presa, dichiarando in una lettera che era “impossibile vincere con Michael” e arrivando a paragonare il gruppo a “una dittatura”.

L’acquisizione consentirà a Michael Dell e al suo partner di far uscire il gruppo dalla quotazione in borsa, rafforzando la vocazione industriale della società.

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