Sarebbe molto vicino l’accordo per la cessione di Dell a un consorzio di buyout guidato dall’amministratore delegato e fondatore, Michael Dell, con Microsoft e il fondo di private equity Silver Lake: lo riferiscono fonti dell’agenzia Reuters, sostenendo che l’intesa potrebbe essere siglata già lunedì prossimo.
Secondo le stesse fonti, la transizione dovrebbe essere finalizzata durante il fine-settimana e il consorzio starebbe lavorando sui dettagli dell’ultimo minuto. Le trattative si erano tenute negli uffici di Dell a New York giovedì scorso.
Michael Dell dovrebbe assumere il controllo della company, con il 51% delle azioni: era infatti già trapelata due giorni fa la notizia della sua decisione di investire tra 500 milioni e 1 miliardo di dollari di fondi personali nell’azienda produttrice di computer da lui stesso fondata nel 1984. In questo modo l’imprenditore, che possiede attualmente il 15,7% delle azioni, per un valore di circa 3,6 miliardi di dollari, potrebbe lavorare al riposizionamento dell’azienda senza dover tenere conto delle fluttuazioni del mercato e dello scrutinio degli azionisti.
Silver Lake e Microsoft diventeranno soci di minoranza: secondo varie fonti sarebbero disposti a mettere sul piatto tra 1 e 2 miliardi di dollari ciascuno su un equity check da 8-9 miliardi di dollari. Il prezzo finale che Dell pagherà agli azionisti non è ancora noto, ma secondo Wall Street dovrebbe rappresentare il più grosso “leveraged buyout” dall’inizio della crisi.
Per rendere Dell privata attraverso il delisting (uscita dalla Borsa), il gruppo d’investimento ha messo al sicuro 15 miliardi di dollari di finanza a debito tramite quattro banche: Barclays, Bank of America Merrill Lynch, Credit Suisse e RBC Capital. Il terzo vendor nel mercato internazionale dei pc, tuttora valutato 23 miliardi di dollari, ha già costituito una speciale commissione di direttori indipendenti e ha assunto Evercore Partners per rassicurare gli azionisti che l’operazione non è affatto nell’esclusivo interesse di Michael Dell, ma dell’azienda nel suo complesso, in un mercato in rapida evoluzione in cui il pc è sempre più soppiantato dal mobile.