Deutsche Telekom stoppa la vendita della sua controllata IT T-Systems. Secondo indiscrezioni le trattative con le parti interessate sarebbero fallite.
Le informazioni riportate dall’Handelsblatt sono state confermate da diverse fonti provenienti da ambienti aziendali e finanziari: il progetto è considerato, internamente all’azienda, fallimentare. E il board guidato da presidente Timotheus Höttges avrebbe avviato un cambio di strategia.
Deutsche Telekom non ha commentato specificamente l’indiscrezioni ma un portavoce si è limitato a commentare che “ il contesto di mercato è dinamico” e che “il management ha in mente opzioni per un’ulteriore crescita”.
La trimestrale di Deutsche Telekom
Deutsche Telekom ha chiuso il secondo trimestre con ricavi netti in crescita del 5,9% a 28,2 miliardi di euro, EbitdaAl rettificato in aumento del 5% a 9,9 miliardi e utile netto rettificato su del 15,7% a 2,4 miliardi. Risultati positivi che consentono al gruppo Tlc di migliorare la guidance per la seconda volta quest’anno.
In termini organici, cioè al netto degli effetti dei cambi e delle variazioni nella composizione del gruppo, i ricavi del secondo trimestre del 2022 sono rimasti tutto sommato invariati rispetto al livello dell’anno precedente. I ricavi da servizi sono aumentati del 4,3% nel periodo di tre mesi. L’EbitdaAl rettificato è leggermente diminuito dello 0,9% a causa del passaggio dal precedente modello di leasing di telefoni Sprint. Deutsche Telekom conta attualmente 54,6 milioni di clienti mobili in Germania e 46,5 milioni nel resto d’Europa.
L’amministratore delegato Tim Höttges ha precisato che l’acquisto della partecipazione di maggioranza in T-Mobile è stato il progetto strategico più importante del gruppo al momento. Deutsche Telekom, che ha cercato di tagliare una zavorra di debiti pari a 136 miliardi di euro, il mese scorso ha accettato di vendere il 51% delle attività legate alle torri per liberare fondi da investire in infrastrutture e nelle sue attività negli Stati Uniti. Il gruppo ha acquistato più azioni all’inizio di quest’anno in T-Mobile dal conglomerato giapponese SoftBank per 2,4 miliardi di dollari, aumentando la sua partecipazione nella società statunitense al 48,4%. Höttges ha affermato che la quota dovrebbe superare il 50% a medio termine e il gruppo potrebbe raggiungerla molto prima del 2024.
T-Mobile, che rappresenta i tre quinti delle entrate del gruppo, sta crescendo in termini di sottoscrizioni sull’onda della sua fusione con Sprint e del lancio dei servizi 5G. Nell’ultimo trimestre, T-Mobile ha guadagnato 1,7 milioni di clienti, aumentando la propria customer base a un bacino di 110 milioni.
La nuova guidance per il 2022
Deutsche Telekom ha aumentato le sue previsioni sugli utili annuali per la seconda volta dopo aver battuto le stime trimestrali. L’EbitdaAl rettificato del gruppo dovrebbe quindi raggiungere circa 37 miliardi di euro, in aumento rispetto alla precedente previsione di oltre 36,6 miliardi di euro. Una valutazione emersa grazie al positivo sviluppo del business di T-Mobile sia negli Stati Uniti sia al di fuori del mercato nordamericano. Si prevede che il flusso di cassa libero Al supererà i 10 miliardi di euro per l’intero anno. Il business, esclusi gli Stati Uniti, dovrebbe fornire un contributo di circa 0,1 miliardi in più rispetto a quanto previsto in precedenza.