PROGRAMMA

Di Maio rilancia sulla rete unica: “Grande attenzione del Governo”

L’audizione alla Camera sulle strategie per Tlc e comunicazioni, il ministro dello Sviluppo guarda a un “modello wholesale only in grado di consentire agli operatori di competere sul terreno dei servizi”. Sul 5G: “Nessun ritardo, ora tavolo di coordinamento tra i soggetti interessati”. Liberazione 700 Mhz “nei tempi stabiliti”. Via alla spectrum review. Negoziati con la Difesa per le frequenze in banda 3,4-3,6 “da mettere a gara”

Pubblicato il 26 Lug 2018

luigi-di-maio

“Negli ultimi anni gli attori pubblici interessanti e gli operatori del settore hanno contribuito alla realizzazione degli obiettivi  prefissati. Guardiamo con interesse ad iniziative volte alla creazione di una società della rete unica sul modello ‘wholesale  only’ in grado di consentire agli operatori di competere sul terreno dei  servizi”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di  Maio, nel corso di un’audizione alla Camera sulle linee programmatiche in  materia di poste e telecomunicazioni.”Noi guardiamo al modello Open Fiber, ma il tema va affrontato dal punto di vista della strategicità di quell’infrastruttura e di sovranità del Paese, se è solo un’operazione economica andiamo fuori strada. E’ intenzione del governo affrontare questo dossier”.

E’ urgente per l’Italia costruire le nostre autostrade digitali – ha detto il ministro -. Nel dopoguerra le basi per il miracolo economico furono gettate con le infrastrutture stradali e i cavidotti. Il prossimo miracolo economico dovrà basarsi sull’alta velocità digitale. Vogliamo investire tutte le risorse a nostra disposizione sulle tecnologie del domani: banda ultralarga, 5G, blockchain, Intelligenza artificiale, Quantum computing”.

“Nessun ritardo sul 5G, tecnologia abilitante della quarta rivoluzione industriale” ha assicurato il ministro annunciando che nei prossimi giorni il Mise pubblicherà la “road map così da assicurare il termine ultimo stabilito dall’Europa, il 2022”. Del resto il Mise ha pubblicato l’avvio della gara concludendo un “percorso – ha ripetuto – fatto dal precedente governo, di cui do atto a Giacomelli”.

“L’asta 5G sarà chiusa entro settembre” ha detto fugando dubbi su possibili ritardi e sulle problematiche sollevate da più parti. Il governo “punta a contabilizzare 2,5 miliardi entro l’anno”.

La segnalazione inviata da Agcom non porterà a ritardi: “Verrà avviato un tavolo di coordinamento tra tutti i soggetti interessati così che il percorso di trasformazione del sistema radiotv e il trasferimento delle frequenze nella banda 700 Mhz avvenga senza ritardi rispetto alle scadenze prestabilite”, assicurando nello stesso tempo “l’obiettivo di bilancio e le esigenze legittime di tutti gli attori”.

“A chi mi dice aspettiamo un po’ per la gara – ha detto -, questioni note, politiche, ho preferito cominciare a mettere subito in moto la gara evitando uno stop. Gli incontri che faremo nei prossimi giorni con gli operatori e interventi regolatori e normativi potranno evitare qualsiasi problema e mandare la gara in porto”.

In questo ambito il Mise “vuole procedere a una spectrum review diretta a migliorare l’allocazione dello spettro anche al fine di reperire ulteriori risorse finanziarie”. Risulta, dice Di Mario, “che diversi soggetti pubblici in primis il ministero della Difesa e quello degli Interni così come alcuni privati utilizzino diverse parti spettro in modo non ottimale”.

Obiettivo in particolare circa 70 Mhz nella banda 3,4-3,6 Ghz, ora in mano alla Difesa, che risultano “di interesse commerciale”. Di Maio punta a “liberarli” per destinarli “a una ulteriore gara: la stima possibile degli introiti ovviamente sarà possibile solo dopo l’asta 5G”. Via dunque a un processo di interlocuzione con il ministero così da procedere a una trattativa “attesa da molti anni”.

Sul capitolo Tv locali “vogliamo accelerare l’erogazione dei contributi relativi alle annualità 2017-2018 – ha detto Di Maio – comprendendo che, allo stato attuale, tali contributi sono determinanti per la sopravvivenza di molte realtà radiotelevisive locali”. “Al contempo – ha aggiunto – intendiamo rafforzare i controlli sull’utilizzo dei contributi concessi e favorire processi di trasformazione tecnologica da parte degli operatori radiotelevisivi locali nella consapevolezza che il mercato richiederà forme di aggregazione tra emittenti locali, una digitalizzazione dei servizi e la garanzia della qualità dei contenuti, anche informativi, offerti ai cittadini da queste importanti realtà”.

Sul fronte emissioni elettromagnetiche nessuna intenzione di modificare i limiti: “Non ci deve imbarazzare – dice Di Maio – che l’Italia abbia questo tipo di tetti: sul tema siamo rigidi. Cerchiamo stimolare un dibattito in Europa in modo che il tema non venga affrontato solo sìin ambito 5G ma sull’intero ambito tecnologico”.

Apprezzamento dell’intervento del ministro da parte di Asstel: “Di Maio ha riconosciuto gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi digitali come fattore strategico di crescita per il Paese – ha fatto sapere l’associazione -. In particolare, Assotelecomunicazioni apprezza la sensibilità manifestata dal Ministro su questioni cruciali, dall’accorciamento sostanziale dei tempi per le autorizzazioni a costruire reti a banda ultra larga, alla crescita dell’educazione digitale, allo sviluppo e all’accelerazione dei servizi digitali, necessari per migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei cittadini. Nella prospettiva degli importantissimi programmi di investimento per la realizzazione delle reti in fibra e 5G, le imprese della filiera delle telecomunicazioni sono dunque pronte a collaborare per il raggiungimento dei grandi obiettivi di modernizzazione e sviluppo dell’Italia”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati