#diamociunamano è online: il ministero del Lavoro sostiene i cassaintegrati

L’iniziativa punta a coinvolgere in attività no profit i soggetti beneficiari di strumenti di sostegno al reddito: potranno essere invitati a lavorare gratis, ma coperti da assicurazione

Pubblicato il 02 Feb 2015

E.Q.

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È online da oggi, sul sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali www.lavoro.gov.it, #diamociunamano, sezione dedicata al programma sperimentale che punta a coinvolgere le persone che beneficiano di strumenti di sostegno al reddito in attività di volontariato a fini di utilità sociale, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni del terzo settore e da comuni o enti locali. È quanto rende noto un comunicato del ministero del Lavoro

La sezione, cui si può accedere dal link ospitato sulla home page del sito o direttamente all’ indirizzo www.lavoro.gov.it/diamociunamano, illustra le modalità di funzionamento dell’ iniziativa e indica i requisiti necessari per accedervi. Sono inoltre presenti due aree specifiche. La prima consente ai comuni, agli enti locali ed alle associazioni del terzo settore di registrarsi e di inserire i progetti di volontariato di utilità sociale; la seconda consente a tutti gli utenti di consultare i progetti attivati.

È stato infine predisposto uno specifico indirizzo mail, diamociunamano@lavoro.gov.it, cui si potrà scrivere per richiedere ulteriori informazioni. La copertura assicurativa Inail per chi svolgerà attività volontaria nei progetti sarà a carico di un Fondo istituito presso il Ministero del lavoro che avrà durata biennale dell’importo di 4,9 milioni di euro sia per il 2015 che per il 2016 con cui assicurare annualmente circa 4.900.000 giornate, equivalenti a circa 19.000 soggetti per un intero anno.

Come funziona: il decreto prevede che i soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito possano essere invitati a rendersi disponibili, in forma volontaria, per essere coinvolti in attività di volontariato a fini di utilità sociale in favore della propria comunità, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore e da comuni o enti locali. Per avviare concretamente questa iniziativa ed assicurare la verifica dei risultati, è importante che i comuni e le organizzazioni forniscano ai cittadini ogni utile informazione sulle finalità e sulle caratteristiche di questa nuova misura.

A chi è rivolto: può accedere alla misura sperimentale chi beneficia di cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, anche in deroga alla vigente normativa; integrazione salariale e contributo a seguito di stipula di contratti di solidarietà; indennità di mobilità, anche in deroga alla vigente normativa, Aspi e mini-Aspi; prestazioni, legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell’ attività lavorativa, anche a carico dei Fondi di solidarietà; altre prestazioni di natura assistenziale finalizzate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e di difficoltà della
persona, erogate a livello nazionale e locale.

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