Un modo per garantire il diritto allo studio nei momenti di emergenza ma anche e soprattutto una modalità per innovare, in ottica digitale e interdisciplinare, i sistemi di apprendimento. La didattica a distanza è al centro di un ampio dibattito che coinvolge istituzioni, docenti, studenti e player del settore.
D’altronde non potrebbe essere diversamente se teniamo conto che, stando ai dati Unesco, al culmine della pandemia Covid nel marzo 2020 un miliardo e mezzo di studenti in tutto il mondo è stato impegnato nell’apprendimento a distanza.
La Dad è servita a mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza combattendo il rischio di isolamento e di demotivazione degli studenti. Si è rivelata una modalità essenziale per non interrompere il percorso di apprendimento e, anzi, rafforzarlo con la diffusione di strumenti innovativi.
Oggi il numero di studenti coinvolti nella Dad si è sensibilmente ridotto ma l’incursione delle nuove tecnologie nella scuola ha lasciato un segno indelebile.
Docenti e studenti hanno scoperto nuovi approcci all’insegnamento e all’apprendimento ed è stato intrapreso un lavoro impegnativo per vincere la sfida che la scuola pone: trasformare la didattica a distanza in didattica digitale integrata come tassello fondamentale dell’insegnamento nel “new normal”.
Come evidenzia un recente studio Censis realizzato per il Gruppo Tim (Operazione Risorgimento Digitale), gli insegnanti italiani guardano ai nuovi strumenti tecnologici come a una grande opportunità per rendere la didattica digitale ancora più coinvolgente ed efficace per l’apprendimento a distanza e in presenza.
L’indagine ha censito coloro che si sono iscritti ai corsi di aggiornamento organizzati da Operazione Risorgimento Digitale di Tim, nell’ambito del protocollo con Miur, ma rappresenta comunque uno spaccato interessante per capire quello che sta accadendo nella scuola.
L’elemento più forte riguarda la percezione delle modalità di svolgimento della didattica: il 92,1% dei docenti ha opinione favorevole e ritiene che le nuove tecnologie digitali sono capaci di rendere più efficaci e coinvolgenti le lezioni frontali. La consapevolezza che la didattica digitale integrata possa risultare più efficace di quella tradizionale sembra dunque ormai consolidata: per l’86,7% degli insegnanti l’insorgere della pandemia pur avendo provocato uno ‘shock’ al sistema formativo, ha determinato un’accelerazione interessante del processo di digitalizzazione delle attività didattiche.
In questo scenario si inserisce la partnership strategica di Tim e Google che si arricchisce di un nuovo importante elemento: la certificazione di Tim come Partner Google for Education Italia.
“La collaborazione punta a individuare soluzioni che permettano alle istituzioni scolastiche e all’Università il normale proseguimento delle attività didattiche in presenza, da remoto oppure in modo integrato”, spiega Marco Berardinelli, Responsabile Google for Education Italia. “Sulla base di quanto fatto durante il primo lockdown e pubblicato sul sito del Miur, si punta a garantire la massima continuità della didattica, in completa sicurezza e con tutti gli strumenti utili a questa nuova fase dell’emergenza”.
“L’obiettivo congiunto è quello di coprire l’intero processo-catena del valore”, sottolinea Claudio Ricci, Responsabile Offerta It, Cloud & Digital Market di Tim. “Dalle soluzioni applicative per la didattica digitale integrata, basate su Google Workspace for Education, con i relativi servizi di assistenza specialistica e formazione, alla connettività (fissa e mobile), alle soluzioni di security, fino ai dispositivi Chromebook Samsung e ai corsi di formazione per docenti erogati da Tim Academy”.
Tim Scuola Digitale – Soluzioni per la didattica digitale integrata
Google Workspace for Education Fundamentals è la suite gratuita più utilizzata nelle scuole italiane e si compone di strumenti che consentono ad insegnanti e studenti di creare contenuti e collaborare insieme. Tra i principali servizi inclusi nella suite: Calendari condivisi, Collaborazione di Classe con Google Classroom, Conferenze video e voce con Google Meet, Documenti (fogli di lavoro, presentazioni e moduli), spazio di archiviazione sulla cloud Drive, controllo e gestione da console delle licenze Chrome Education Upgrade abbinate ai device Chromebook.
Google Workspace for Education Plus è la suite che include tutte le funzionalità di Google Workspace for Education Fundamentals, e in più rende disponibili ulteriori strumenti avanzati. Ad esempio Meet per gruppi più numerosi, fino a 250 partecipanti, che possono chattare, commentare, condividere schermate e collaborare in tempo reale; Livestream per trasmettere attività scolastiche e presentazioni in diretta, attività atletiche, annunci fino ad un massimo di 100.000 partecipanti nel dominio.
Licenza perpetua Chrome Education Upgrade si può abbinare ai device Chromebook della gamma Samsung per consentire alla scuola una gestione centralizzata dell’intero parco dispositivi tramite console Google Workspace for Education. In questo modo, per esempio, la scuola può applicare criteri di configurazione sulle funzionalità dei device per singolo utente e fornire l’accesso alle reti VPN e Wi-Fi.
Sono inoltre disponibili corsi di formazione e servizi di assistenza specialistica, per agevolare la dotazione di tecnologie abilitanti l’uso del digitale e la piena conoscenza delle funzionalità.