IL REPORT

Digital amnesia, ecco la “malattia” degli impiegati del XXI secolo

Secondo Kaspersky Lab la tendenza a dimenticare info affidate a un device ha un duplice impatto sul modo di lavorare: più accuratezza nella stesura degli appunti, ma meno nella rilevazione delle “sfumature”

Pubblicato il 23 Mar 2016

digital-160203164553

E’ la “Digital Amnesia” la nuova malattia degli impiegati del XXI secolo. Lo rivela una nuova indagine di Kaspersky Lab, secondo cui i lavoratori gli impiegati sopravvalutano la propria capacità di essere multi-tasking: pensano di poter scrivere al computer e ascoltare attentamente allo stesso tempo, ma non è così. La Digital Amnesia, l’esperienza di dimenticare le informazioni affidate a un dispositivo digitale, ha quindi un impatto significativo anche sul luogo di lavoro, perché dispositivi potenzialmente pericolosi possono essere gli unici a tenere traccia delle conversazioni.

La ricerca ha analizzato la presenza e l’impatto della Digital Amnesia nell’ambiente di lavoro e il 44% degli uomini d’affari ha ammesso che prendere appunti su un dispositivo digitale li porta a perdere importanti indizi di contesto, emozionali o comportamentali, essenziali per una profonda comprensione, mentre il 13% ha confessato di aver perso un appunto digitale e di essersi scoperto assolutamente incapace di ricordare quanto fosse stato detto.

Molti professionisti aziendali sono disposti a sacrificare un ascolto attivo pur di prendere appunti velocemente e in tempo reale di quanto detto a un meeting o a una presentazione. Quasi metà degli intervistati (46%) crede che l’accuratezza della stesura e dell’archiviazione degli appunti sia più importante delle sfumature della conversazione e due terzi di loro (67%) ha aggiunto che gli appunti digitali possono essere archiviati e condivisi, il che è molto meglio che fare affidamento solo sul proprio ricordo della conversazione. Gli italiani si distinguono dalla media globale, con il 58% degli intervistati che dà maggiore importanza all’accuratezza degli appunti e il 79% che preferisce le possibilità di archiviazione e condivisione offerte dalle note digitali.

“La memoria umana è limitata. Il lato negativo del semplice ascolto e dell’affidamento alla memoria è che trasferire informazioni dalla memoria operativa a breve termine alla memoria a lungo termine è difficile e il successo dipende dalla nostra comprensione dell’argomento discusso – commenta Gorkan Ahmetoglu, Lecturer of Business Psychology dello University College London – Se l’informazione non ci è familiare o non la comprendiamo, annotare il più possibile su un dispositivo digitale significa poterlo riutilizzare per riprendere l’argomento e comprenderlo in seguito”.

Tuttavia, se l’ascoltatore ha una buona conoscenza operativa dell’argomento, i benefici della Digital Amnesia potrebbero essere meno importanti. “Se si è molto ferrati sull’argomento trattato, essere presenti ‘con la testa’ potrebbe essere un modo più efficace di assorbire le informazioni presentate rispetto a prenderne nota su un dispositivo, lasciando che la nostra memoria operativa colleghi i puntini in tempo reale”, ha spiegato Ahmetoglu.

Il maggior rischio di affidare completamente una conversazione alla memoria di un dispositivo digitale è che queste informazioni rischiano di essere perse, rubate o colpite da un cyber attacco; in questo caso gli appunti potrebbero essere persi per sempre.

Sul posto di lavoro, c’è sempre più tolleranza per le persone che hanno bisogno di controllare i dettagli sui propri dispositivi, ma nessuno apprezzerà dover tenere una seconda riunione perché nessuno ricorda cosa sia stato detto . evidenzia Morten Lehn, Gerneral Manager di Kaspersky Lab Italia – La Digital Amnesia al lavoro è un rischio, ma anche un’opportunità. Ci ricorda infatti che i dispositivi e le persone lavorano meglio in collaborazione, i primi registrando i fatti, gli altri i sentimenti che danno loro senso. Proteggere tutti i dispositivi usati a supporto della memoria e della comprensione dovrebbe essere quindi una priorità per le aziende di tutte le dimensioni e di tutti i settori”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video & Podcast
Social
Iniziative
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati