C’è anche Francesco Caio tra i digital champions dell’Unione europea privi di un account twitter. Il commentatore di TechCruch Mike Bucher ieri aveva iniziato un dibattito su Twitter, chiedendo quali fossero i digital champions italiani e quale fosse il loro grado di adesione ai social network. A partire dalle risposte, si è sviluppata la diatriba, alla quale ha partecipato – segnalando la lista dei digital champions – anche il Commissario europeo per l’Agenda digitale Neelie Kroes.
Così, andando a sbirciare sul social network, si scopre che mister Agenda digitale non ha un profilo Twitter. E’ tuttavia in buona compagnia: dei 23 digital champions menzionati sul sito dell’Unione europea, sono in nove ad essere nella stessa situazione di Francesco Caio. Si tratta del croato Darko Panic, dell’irlandese David Puttnam, del lussemburghese Bjorn Ottersten, di Godfrey Vella(Malta), Tineke Netelenbos (Olanda), Wlodzimierz Marcinski (Polonia), Anotnio Murta (Portogallo), Peter Pellegrini (Slovacchia).
Sono invece altri tre ad avere un account twitter ma ad utilizzarlo di rado, come dimostra l’esiguo numero di followers. Sono il lituano Kestutis Juskevicius (72 follower), l’ungherese Istvan Ereniy (6 follower) il ceco Ondrej Felix (13 follower). E’ certamente paradossale che coloro che sono incaricati di sviluppare le linee guida dell’agenda digitale e di creare un ambiente favorevole al percorso di digitalizzazione in Europa non utilizzino uno strumento come Twitter per comunicare.