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Farina: “Digital divide e nuova tv: satellite essenziale”

L’Ad di Eutelsat Italia: “Superare il divario digitale e agevolare la liberazione della banda 700Mhz: così la tecnologia satellitare ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi 2020 fissati dall’Ue”

Pubblicato il 08 Giu 2016

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C’è bisogno di un cambio di visione per affrontare le scadenze che ci propone l’Europa. La tecnologia satellitare può fornire un valido contributo per raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2020. Basti ricordare il ruolo del satellite per superare il digital divide permettendo la copertura di tutte quelle aree dove le infrastrutture terrestri fanno fatica ad arrivare per motivi legati alla scarsa densità abitativa e alla particolare conformazione del territorio. Questa è ancora un’esigenza di primaria importanza, così come l’opportunità, offerta dall’infrastruttura satellitare, di agevolare la liberazione della banda a 700 MHz. Per il riassetto dell’etere italiano occorre disponibilità di banda immediatamente.

Sebbene in modo complementare al Dtt e alla fibra, il satellite offre un doppio vantaggio in vista della transizione: preservare gli equilibri complessivi del settore e agevolare l’innovazione dell’audiovisivo alla luce dell’avvento dell’Ultra HD. I player televisivi – anche quelli italiani – puntano sull’altissima qualità tecnica offerta dal 4K per incrementare l’appeal dell’offerta e per aggiornare il modello di business. Questa è la televisione del futuro che ormai sta bussando alle porte degli utenti, i quali si trovano al centro di un sistema di comunicazione sempre più integrato. La moltiplicazione dei device, l’interattività, l’immersività rappresentano il valore aggiunto offerto dalle media company, che hanno raccolto l’eredità dei tradizionali broadcaster. La multicanalità, dunque, non può più essere considerata una dinamica a compartimenti stagni.

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