IL POSITON PAPER

Digital & green, Italia e Germania legate a doppio filo

La Camera di Commercio italo-tedesca Ahk Italien presenta una serie di proposte concrete per spingere la digitalizzazione e la decarbonizzazione del sistema produttivo. Cruciali il ruolo delle reti e gli investimenti in Gigafactory. E serve un cambio di passo sui data center che vanno riconosciuti come infrastrutture strategiche ottimizzando il piano Transizione 4.0. Necessarie leve fiscali ad hoc per le imprese

Pubblicato il 26 Ott 2023

italia-germania

Contribuire con proposte concrete alla decarbonizzazione del sistema produttivo italiano tutelandone il ruolo nell’economia europea e aumentando l’interconnessione con la Germania, con cui l’Italia ha sul piano economico un rapporto strutturale. E’ questo l’obiettivo del position paper sulla transizione energetica e digitale “La transizione al bivio: proposte strategiche in materia energetica e digitale”, presentato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica Ahk Italien, associazione di imprese italo-tedesche e rappresentanza ufficiale dell’economia tedesca in Italia.

Tra i temi toccati dal documento ci sono, soltanto per fare qualche esempio, la mobilità elettrica, le comunità energetiche, le leve fiscali per l’efficientamento energetico, i datacenter. Alla messa a punto del documento hanno partecipato alcune delle principali aziende che aderiscono ad Ahk Italien, società tedesche con sede in Italia, come Eon, Volkswagen, Siemens, Lanxess, Rittal ed Rwe.

La semplificazione del quadro normativo

“Occorre sostenere la decarbonizzazione dell’industria attraverso un quadro normativo semplice e chiaro – afferma Jörg Buck, consigliere delegato Ahk Italien – Per questo nel testo sottolineiamo la necessità di definire quanto prima le aree idonee per la realizzazione degli impianti di produzione di rinnovabili, dialogando tra imprese e livelli locali e ottimizzando la rete di distribuzione anche guardando a modelli di sicuro interesse come il progetto PlatOne, che utilizza l’intelligenza artificiale e la blockchain per ottimizzare la catena di distribuzione. Serve inoltre definire il quadro regolatorio di regime sulle comunità energetiche, atteso ormai da molto tempo e che avrebbe effetti rilevantissimi tanto per l’industria quanto per i privati”.

L’efficientamento energetico

“È fondamentale inoltre proseguire sulla strada dell’efficientamento energetico attraverso innovazione e leve fiscali specifiche per le imprese – aggiunge – Sulla mobilità sostenibile, poi, è tempo che l’Italia si metta al passo del resto d’Europa, attraverso interventi infrastrutturali e lo sblocco di risorse già previste per sviluppare il settore”.

La transizione energetica e ambientale

“Nell’ambito della transizione energetica e ambientale – prosegue Buck – le tecnologie intelligenti per il monitoraggio e l’efficientamento degli edifici, abitativi e produttivi, e dell’uso delle reti svolgono un ruolo cruciale, su cui troppo spesso l’Italia ancora arranca. Incentivare l’adozione di sistemi digitali di gestione dell’energia per le grandi aziende può produrre sensibili miglioramenti dell’efficienza energetica. Inoltre, per accompagnare la filiera italiana nella transizione ecologica e beneficiare delle nuove opportunità che questa apre alle imprese, è necessario promuovere, incentivare e favorire lo sviluppo di gigafactory sul territorio nazionale”.

Le strategia sui datacenter

“Questo non solo attraverso strumenti di finanziamento e fondi dedicati, ma anche attraverso strategie sistemiche discusse con le imprese. Anche sui datacenter serve un cambio passo, riconoscendoli come infrastrutture di importanza strategica, ottimizzando il piano Transizione 4.0, affianco l’Italia alle quattro aree europee storicamente di maggior interesse (Francoforte, Londra, Amsterdam e Parigi) per sfruttare la nostra posizione di straordinaria importanza geostrategica”.

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