GENDER EQUALITY

Digital industry in prima linea nel Manifesto per l’occupazione femminile

Abb, Accenture, DataContact, Lottomatica e Ntt Data firmano il documento di Valore D. Obiettivo: raggiungere il 75% di donne occupate nel 2020. Il sottosegretario Boschi: “Italia in ritardo, ma i numeri sono in crescita”

Pubblicato il 12 Set 2017

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Le imprese del digitale in prima fila per rilanciare l’occupazione femminile. Abb Italia, Accenture, Lottomatica, Ntt Data e Datacontact sono tra i firmatari del Manifesto per l’Occupazione Femminile di Valore D presentato oggi a Roma alla presenza di Maria Elena Boschi (Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Teresa Bellanova (Vice Ministro allo Sviluppo Economico). Il manifesto impegna le aziende a valorizzare le competenze femminili, anche facendo ricorso a forme di lavoro flessibile come lo smart working.

Come certificato dall’Istat l’Italia ha raggiunto un “record storico” per l’occupazione femminile, tuttavia l’Italia è ancora indietro e lontana dagli obiettivi fissati per il 2020 che puntano al 75% di donne occupate. Per questo nasce il Manifesto di Valore D.

“Bisogna cercare di sostenere l’occupazione femminile in un paese dove è ben al di sotto del 50%, siamo lontani dall’obiettivo del 75% entro il 2020 – ha evidenziato la sottosegretaria Boschi – è un traguardo ben ambizioso e difficile da raggiungere, ma possiamo dire che in base ai dati Istat siamo al record storico (dall’inizio delle rilevazioni) per il maggior numero di donne che lavorano”. Tuttavia, ha aggiunto, “restano problemi aperti, bisogna migliorare la qualità del lavoro, creare più occupazione e occupazione di qualità e ridurre il differenziale stipendiale” tra uomini e donne.

Boschi ha quindi ricordato gli sforzi compiuti dal governo prima Renzi e poi Gentiloni negli ultimi tre anni in questa direzione. “Molto abbiamo cercato di fare in questi tre anni sui temi della conciliazione casa-lavoro, ma questo è solo l’inizio di un percorso che deve essere incrementato”. Per quasto oggi è stato firmato un decreto con il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che stanzia “55 milioni per quest’anno e 55 milioni per il 2018 per la contrattazione di secondo livello e da così la possibilità di valorizzare quelle aziende che promuovono forme di conciliazione”.

Per Fabio Benasso, presidente e Ad di Accenture Italia “la parità di genere è fondamentale in un’organizzazione innovativa e ad alte performance”.

“La diversità contribuisce a rendere il business più solido e innovativo e, soprattutto, il mondo un posto migliore. Lavoriamo da diversi anni per favorire consapevolmente l’incremento della presenza femminile nell’azienda e incoraggiarne la crescita professionale – spiega il manager – Oggi in Italia abbiamo oltre 4.200 donne nel nostro organico, pari al 34% della forza lavoro, di cui 500 sono donne con ruolo manageriale, pari al 23% del totale degli executive. A livello mondiale, l’azienda si è posta l’obiettivo di raggiungere la parità di genere tra i propri dipendenti entro il 2025. L’Italia si sta impegnando per contribuire a questa sfida: quest’anno abbiamo assunto 700 donne su un totale di 1.900 assunzioni e negli ultimi quattro anni abbiamo accresciuto il nostro recruiting mix dal 30% all’attuale 37%”.

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