IL PROCEDIMENTO

Digital Markets Act, la Commissione Ue fissa i paletti per Apple



Indirizzo copiato

Presentate le proposte di misure che aiuteranno la multinazionale a rispettare gli obblighi di interoperabilità per i sistemi operativi iOS e iPadOS ai sensi della legge Ue. Lanciata anche la consultazione pubblica per le terze parti

Pubblicato il 19 dic 2024



Europa – Commissione Ue – Unione europea – Bruxelles

La Commissione europea ha inviato ad Apple le sue proposte preliminari di misure per l’adeguamento del colosso americano agli obblighi di interoperabilità dei suoi sistemi operativi iOs e iPadOs ai sensi della legge dell’Ue sui mercati digitali (Digital markets act, Dma), che ha designato Apple come “gatekeeper“. Le proposte fanno seguito alle procedure specifiche avviate lo scorso 19 settembre relativamente agli obblighi di interoperabilità dei sistemi operativi della Mela.

I documenti inviati adesso dalla Commissione europea indicano le misure che, secondo Bruxelles, Apple dovrebbe implementare per assicurare l’interoperabilità dei dispositivi connessi con gli iPhone e per rendere l’interoperabilità delle terze parti più prevedibile e trasparente.

Inoltre, per assicurare che le misure proposte raggiungano effettivamente l’interoperabilità come previsto dal Dma, la Commissione ha lanciato due consultazioni pubbliche: una sulle misure rilevanti per i dispositivi connessi che vogliono essere interoperabili con iOs, e un’altra sulla procedura con cui le terze parti richiedono ad Apple l’interoperabilità. La consultazione è aperta fino al 9 gennaio 2025.

Interoperabilità dei sistemi iOs, le misure di Bruxelles

Ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 2, dell Dma, la Commissione può, di propria iniziativa, adottare una decisione che specifichi le misure che un gatekeeper deve attuare per garantire l’effettivo rispetto degli obblighi sostanziali della Dma, come l’obbligo di interoperabilità di cui all’articolo 6, paragrafo 7, della stessa legge sui mercati digitali.

Le due procedure specifiche inviate a settembre hanno avuto l’obiettivo di fornire una guida ad Apple per rispettare gli obblighi di interoperabilità previsti dal Dma. In base alla legge sui mercati digitali, Apple deve fornire interoperabilità gratuita ed efficace agli sviluppatori e alleterze parti con le funzionalità hardware e software controllate dai sistemi operativi Apple iOs e iPadOs, designati come “gatekeeper” ai sensi del Dma.

Le rilevazioni preliminari relative alla prima procedura illustrano le misure che secondo la Commissione europea Apple dovrebbe implementare per conformarsi agli obblighi di interoperabilità in relazione a diverse funzionalità di iOs usate per e da dispositivi connessi. Queste feature sono, per esempio, notifiche, connessioni automatiche al wifi, AirPlay, AirDrop o il passaggio automatico all’audio Bluetooth.

Riguardo alla seconda procedura specifica, la Commissione illustra le misure che Apple dovrebbe adottare relativamente all’iter necessario agli sviluppatori per ottenere l’interoperabilità con una specifica funzionalità di iOs o iPadOs.

Apple, il Dma entra a regime

Il primo procedimento specifico di Bruxelles si è concentrato su diverse caratteristiche e funzionalità di connettività iOs, utilizzate prevalentemente per e da dispositivi connessi. I dispositivi connessi, ha detto la Commissione, rappresentano un gruppo di prodotti diversificato, ampio e commercialmente importante, tra cui smartwatch, cuffie e visori per la realtà virtuale. Le aziende che offrono questi prodotti dipendono da un’efficace interoperabilità con gli smartphone e i loro sistemi operativi, come iOs. Per questo la Commissione ha voluto specificare in che modo Apple dovrà fornire un’interoperabilità efficace con le feature essenziali.

Il secondo procedimento si è concentrato sulla procedura che Apple ha avviato per rispondere alle richieste di interoperabilità presentate da sviluppatori e terze parti per iOs e iPadOs. Per Bruxelles, è fondamentale che tale processo sia trasparente, tempestivo ed equo in modo che tutti gli sviluppatori abbiano un percorso efficace e prevedibile verso l’interoperabilità e siano abilitati a innovare.

Le misure comunicate oggi sono la parte non riservata dei documenti inviati ad Apple. Inoltre, le procedure specifiche non pregiudicano il potere della Commissione di adottare una decisione che stabilisca il mancato rispetto di uno qualsiasi degli obblighi stabiliti nella Dma da parte di un gatekeeper, compresa la possibilità di imporre multe o sanzioni.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5