LE NUOVE REGOLE

Digital Markets Act, X non rientra nei parametri. La Ue: “Non è gatekeeper”



Indirizzo copiato

La decisione a valle di un’approfondita analisi di mercato: “Il social non si configura come un canale importante per collegare aziende e utenti finali” 

Pubblicato il 16 ott 2024



X twitter

Il social network online di X non è un servizio di piattaforma principale ai sensi del Digital markets act (Dma). Lo ha deciso la Commissione europea dopo un’approfondita indagine di mercato lanciata il 13 maggio 2024 a seguito della notifica da parte di X del suo status di potenziale gatekeeper.

Insieme alla notifica, X ha anche presentato argomenti di confutazione, spiegando perché il suo servizio non dovrebbe, a suo avviso, qualificarsi come un importante gateway tra imprese e consumatori, anche se X soddisfa le soglie quantitative stabilite nel Dma.

Dma, il social X non è un gatekeeper

Come previsto dal Dma, la Commissione europea può designare le piattaforme digitali come “gatekeeper” se forniscono un importante gateway tra imprese e consumatori in relazione ai servizi della piattaforma di base. Le designazioni coprono otto mercati digitali fondamentali: social network, pubblicità, intermediazione, messaggistica, video-sharing, web browser, web search, sistemi operativi. Ad oggi sono stati designati 23 servizi di piattaforma di base forniti dalle aziende-gatekepeer Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta, Microsoft e Booking.com.

Nel caso di X, a seguito di una valutazione approfondita di tutti gli argomenti, compreso il contributo delle parti interessate, e dopo aver consultato il comitato consultivo per i mercati digitali, la Commissione ha concluso che non si qualifica effettivamente come gatekeeper in relazione al suo servizio di social network online, dato che l’indagine ha rivelato che X non è un gateway importante per gli utenti aziendali per raggiungere gli utenti finali.

La Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi sul mercato per quanto riguarda il servizio, in caso di cambiamenti sostanziali, evidenzia l’esecutivo europeo.

Rimane aperto il “dossier” ai sensi del Dsa

Resta il caso in corso sul Dsa, dove X è designato come piattaforma online di grandi dimensioni, e in cui si stanno indirizzando diversi rischi e sospette violazioni del Dsa”, ha detto un portavoce della Commissione europea nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles in riferimento alla decisione di non designare il social ex Twitter come servizio di piattaforma principale ai sensi del Dma.

La Commissione Ue ha, infatti, aperto un dossier a luglio dopo aver riscontrato violazioni nelle aree legate ai dark pattern, che sono interfacce studiate per indurre gli utenti a compiere azioni indesiderate, alla trasparenza della pubblicità e all’accesso ai dati da parte dei ricercatori.

A nostro avviso, X non rispetta la legge sui servizi digitali nei settori chiave della trasparenza, utilizzando modelli oscuri e quindi fuorviando gli utenti, non fornendo un adeguato archivio pubblicitario e bloccando l’accesso ai dati per i ricercatori”, ha spiegato la vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, Margrethe Vestager. “La legge sui servizi digitali è imperniata sulla trasparenza e siamo determinati a garantire che tutte le piattaforme, compresa X, rispetti la legislazione dell’Ue”.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5