Digital revolution, Starace: “Servono nuovi approcci aperti e collaborativi”

L’Ad di Enel: “I tradizionali reparti di Ricerca e Sviluppo sono in grado di innovare i prodotti e i servizi esistenti, ma non sono adatti per sviluppare l’innovazione dirompente”

Pubblicato il 20 Lug 2015

Affinché le aziende possano cogliere le opportunità della digital revolution, è necessario che abbiano un approccio aperto all’innovazione. I tradizionali reparti di Ricerca e Sviluppo sono in grado di innovare, in continuità, i prodotti e i servizi esistenti, ma non sono adatti per sviluppare l’innovazione dirompente, che è in grado di cambiare drasticamente i modelli di business. L’innovazione dirompente necessita, infatti, di approcci aperti e collaborativi e di nuovi strumenti organizzativi, e richiede il coinvolgimento di una pluralità di attori diversi: colleghi, università, laboratori e centri di ricerca esterni, imprese, start-up, incubatori di impresa, istituzioni, clienti e, in generale, chiunque abbia voglia di dare il proprio contributo. In questo contesto, risulta dunque fondamentale il dialogo con tutti gli attori così da creare partnership per l’innovazione che consentano di cogliere davvero le opportunità che la rivoluzione digitale sta creando. Le organizzazioni potranno così adattare le proprie politiche di business ai costanti e veloci mutamenti dell’innovazione tecnologica e competere il più efficacemente possibile nei propri mercati di riferimento.

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