Il suffisso “4.0” è ormai sinonimo di rivoluzione digitale e le tecnologie di ultima generazione coniugano capacità di vision e nuove opportunità di business. Il segreto del successo? Integrazione, informazione e Interazione a valore aggiunto perché, nell’era della Internet of Things, l’intelligenza delle cose è un’intelligenza dei servizi che supportano le persone. In questo senso il digital signage è particolarmente vincente. Il motivo? Ottiene il favore del pubblico e quindi l’interesse delle aziende che hanno trovato nei nuovi display un media importante che li aiuta non solo a parlare con il pubblico ma anche ad ascoltarlo.
Ecco perché schermi di ogni formato sono sempre più utilizzati in ogni ambito, pubblico e privato, dalle banche alle realtà ospedaliere, dai negozi alle sale riunioni, dalle reception ai saloni di bellezza, dalla ristorazione agli uffici comunali.
Non a caso, infatti, il digital signage vedrà triplicare il proprio mercato nel decennio che si chiuderà nel 2024, per passare dai 13,2 miliardi di dollari del 2013 ai 30 che Grand View Research prevede saranno raggiunti tra sette anni.
Lo schermo digitale diventa infotainment “spettacolare”
Che si tratti di totem multimediali, percorsi interattivi all’interno dei musei o di digital billboard che animano piazze, stadi o grandi luoghi pubblici come aeroporti o stazioni ferroviarie, gli schermi digitali nelle loro ultime evoluzioni mettono a disposizione degli utenti un mix di emozioni e informazioni. Indipendentemente dal formato, infatti, garantiscono un affascinante equilibrio di immagini in movimento finalizzate a una comunicazione di tipo immersivo che risolve sia l’aspetto funzionale che quello estetico.
Gli schermi luminosi diventano strumenti capaci di catturare l’attenzione delle persone grazie a una qualità delle informazioni nobilitata dalle immagini di alta qualità e prestazioni di più alto livello: il plus, infatti, è un tipo di interazione che arriva a dialogare anche con i device mobili delle persone, passando contenuti e promozioni percepiti un po’ come dei cadeaux dai clienti.
A differenza della carta stampata, della Tv o delle semplici affissioni, infatti, il digital signange, coniugando edutainment e infotainment, innesca una comunicazione dinamica, andando a offrire una teatralizzazione di sicura efficacia.
“Viviamo in un’era ricchissima di informazioni e le aziende, per comunicare con i loro clienti, devono saper dire le cose giuste nel modo giusto sapendo cogliere l’attimo di attenzione che può fare la differenza – ha commentato Martino Mombrini, Direttore Marketing divisione IT di Samsung -. Che si tratti di spazi pubblici e o di spazi privati, è molto importante avere una finestra di attenzione e di dialogo con i propri target. Il digital signage in questo senso è una finestra mediatica importante, che permette alle aziende di comunicare e di ingaggiare, di arredare e di raccontare, di informare e di abbellire. È un gioco di design e di tecnologia che permette di trasformare un display in una vetrina 4.0 attraverso cui comunicare un prodotto, un servizio, un’informazione o una storia”.
Samsung offre infatti un ricchissimo portafoglio di soluzioni sempre più flessibili e adattabili, declinate in proposte adatte a proiezioni sincrone e asincrone ma anche a interazioni evolute che includono NFC e beacon, per uno smart signage di nuova concezione che stimola l’interazione con il pubblico.
Tutte le dimensioni del digital signage
Dal mega screen al tablet che i consumatori possono usare come “accompagnatore virtuale” all’interno dei punti vendita, dal totem informativo in un museo fino alla palina interattiva che potrebbe essere tra i protagonisti delle smart city del futuro, dagli schermi touch a quelli con cui si può interagire da remoto, la nuova dimensione del digital signage diventa un canale di comunicazione bidirezionale tra azienda e consumatori. Serve cioè per fornire indicazioni utili su brand, prodotti o servizi, ma anche per raccogliere informazioni grazie alla sensoristica e alle interazioni che, debitamente analizzate, torneranno utili alle società per fornire servizi sempre più personalizzati e in linea con le esigenze del mercato. L’obiettivo? Catturare l’attenzione degli utenti e contemporaneamente offrire loro messaggi più coinvolgenti e attrattivi.
Le nuove prospettive della realtà aumentata
Digital signage non vuol dire solo valore aggiunto nell’arredamento dei punti vendita, ma anche un nuovo modo di comunicare, che può coniugare momenti di spettacolarità alla diffusione delle informazioni di servizio che sono volta per volta più utili agli utenti, a seconda dei momenti della giornata, dei periodi dell’anno o delle condizioni meteorologiche. Tutto in una varietà di forme che può adattarsi a ogni esigenza, fino ad arrivare alle nuove applicazioni della realtà aumentata che integrata nel digital signage è in grado di inserire perfettamente i messaggi nell’ambiente circostante, con la sperimentazione della realtà virtuale come nuovo strumento di comunicazione “spettacolare” in grado di attrarre i consumatori con nuove esperienze “sensoriali”.
Per dare una risposta a questo genere di esigenze Samsung ha dato vita alle soluzione di Smart Signage Mirror Display: Si tratta dell’unione tra uno specchio e un display ad alte prestazioni che svolge la doppia funzione di ritrarre chi si trova dinanzi, mostrando elementi contestuali all’ambiente di utilizzo.
I vantaggi dell’utilizzo emergono ad esempio nel campo del fashion: grazie ai nuovi display infatti si può provare un capo componendo il resto dell’outfit virtualmente, scegliendo gli accessori come in un videogame, cambiando misura, forme, colori.
Due prodotti che integrano queste tecnologie sono il Samsung ML32E e l’ML55E, presentati a febbraio all’ISE 2016. Differenti per dimensioni, peso, luminosità massima e tempi di risposta, hanno in comune l’integrazione di uno specchio all’interno del classico formato digital signage. I display funzionano in automatico appena il sensore di prossimità rileva una persona, attivando la funzionalità specchio con i vari menu in sovraimpressione a disposizione, a seconda del capo scelto.