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Digital tax, tra Usa e Ue prove di riavvicinamento: colloquio Yellen-Dombrovskis

Il tema al centro di una conversazione fra il nuovo segretario al Tesoro degli Stati Uniti e il vicepresidente della Commissione europea. La Casa Bianca teme ripercussioni pesanti sulle big tech e rilancia sull’accordo internazionale

Pubblicato il 17 Feb 2021

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Un’intesa con l’Unione europea in materia fiscale nei confronti dei cosiddetti “giganti del web”, le più importanti compagnie del settore digitale: è uno dei più importanti obiettivi a breve termine cui in questo momento puntano gli Stati Uniti. A riferirlo è il quotidiano “Handelsblatt”, riportando quanto discusso in una conversazione telefonica fra il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e il nuovo segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen.

Tassare i Big Tech: approccio internazionale priorità per il G7

Secondo quanto riferito, l’auspicio è che le possibilità di accordo si estendano anche oltre il confine tecnologico: si lavorerà infatti per trovare punti d’intesa anche su varie questioni commerciali bilaterali.
In merito alla questione Big Tech, il G7, che comprende anche gli Stati Uniti, ha indicato come priorità la necessità di un approccio internazionale sulla tassazione delle società tecnologiche. Numerosi Paesi stanno attualmente cercando di identificare un approccio che sia più condiviso possibile a livello globale per tassare le società del settore, come Amazon e Google. Nelle prossime settimane ci si aspetta un intenso lavoro per raggiungere una soluzione di compromesso a livello di gruppi di lavoro.

Gli Stati Uniti, sinora, hanno espresso il timore di trovarsi in una posizione di svantaggio per quanto concerne la tassazione digitale, soprattutto perché colpisce principalmente le società statunitensi. Sotto il presidente Donald Trump la discussione in merito alla tassazione condivisa delle società tecnologiche si era arenata: sotto il suo successore Joe Biden, pare sia pronto invece un ritorno a un approccio multinazionale. Il coordinatore transatlantico del governo federale, Peter Beyer, ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che l’obiettivo deve essere quello di rinunciare a ulteriori tassazioni unilaterali entro l’estate del 2021.

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