Sono quasi 300 le domande già arrivate allo sportello di Digital Transformation, il nuovo incentivo partito appena una settimana fa, il 15 dicembre, con l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese. La richiesta complessiva di agevolazioni supea i 37 milioni di euro.
Istituito dal Decreto Crescita, Digital Transformation è promosso dal Ministero dello sviluppo economico e gestito da Invitalia con il supporto di Infratel Italia.
Delle 297 domande presentate al 21 dicembre sono 132 quelle che arrivano da piccole imprese, 86 provengono da medie imprese e 79 da microimprese.
Come accedere e presentare la domanda
L’importo medio dei progetti presentati è di circa 250.000 euro. La maggior parte (134) riguarda le attività di investimento, 114 sono invece dedicati all’innovazione di processo e 49 all’innovazione dell’organizzazione.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, così articolata: 10 % sotto forma di contributo e 40 % sotto forma di finanziamento agevolato.
Il flusso di richieste prosegue, poiché sul sistema informatico predisposto da Invitalia sono in compilazione altre 169 domande. La dotazione di 100 milioni di euro consente infatti di accogliere ancora un cospicuo numero di domande, che possono essere presentate anche in forma aggregata.
Per richiedere gli incentivi le imprese possono collegarsi alla pagina dedicata di Invitalia, dove è disponibile anche una guida alla presentazione della domanda e tutta la documentazione necessaria.
I settori coinvolti per l’innovazione-paese
Favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera: è questo l’obiettivo del Decreto Crescita (all’articolo 29, commi da 5 a 8) che si è concretizzato con il bando Digital Transformation pubblicato dal Mise.
Il nuovo incentivo si rivolge al sostegno della trasformazione digitale delle Pmi nel settore manifatturiero e in quello dei servizi diretti alle imprese, nel settore turistico, relativamente alle imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, e nel settore del commercio, “contribuendo così – specifica il Mise – agli obiettivi di innovazione e di crescita di competitività dell’intero tessuto produttivo del Paese”.
Quali tecnologie vanno messe in campo
Le Pmi possono presentarsi anche in gruppo, con un limite massimo di 10 aziende per raggruppamento presentando progetti realizzati attraverso lo strumento del contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato in cui figuri, come soggetto promotore capofila, un Dih-digital innovation hub o un Edi-ecosistema digitale per l’innovazione, di cui al Piano nazionale Impresa 4.0.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi e devono prevedere investimenti in attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione attraverso l’implementazione di tecnologie individuate dal Piano nazionale impresa 4.0 (per esempio, advanced manufacturing solutions, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud); tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera; software; piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica, e altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-Edi), in-store customer experience, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
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