Novecento startup ai nastri di partenza per le selezioni dell’edizione 2016 di UniCredit Start Lab, il programma di accelerazione per startupper promosso dalla banca, giunto alla sua terza stagione. Per la precisione, le candidature ricevute in quest’ultima edizione sono ben 898, e portano così a oltre 2500 il numero di business plan analizzati a partire dal febbraio 2014, quando l’iniziativa è stata lanciata. 566 imprese di nuova costituzione e 332 idee imprenditoriali innovative parteciperanno ora alla selezione finale delle startup con più alto potenziale da parte di quattro commissioni settoriali specializzate nel Clean Tech, nel Digital, nell’Innovative Made in Italy e nel Life Science.
I progetti selezionati per ogni categoria beneficeranno di attività di mentoring, di sviluppo del network, di formazione mirata e di servizi bancari ad hoc. La startup che risulterà la migliore in ciascuna delle quattro categorie riceverà inoltre un grant di 10.000 euro.
L’alto numero di candidature permette di tracciare un interessante spaccato del fenomeno startup in Italia. Dal punto di vista del settore di appartenenza il 54% dei partecipanti proviene dall’area del Digital e dell’Ict. Il 9% fa riferimento a progetti legati al settore delle scienze della vita (medicina, biomedicale, assistenza), il 6% al settore delle tecnologie pulite, dalle energie rinnovabili alla sostenibilità ambientale. Il restante 31% delle startup ha invece presentato prodotti, servizi o innovazioni di processo tesi a valorizzare le eccellenze distintive del Made in Italy, come l’agrifood, la moda, il design e il turismo.
In termini di provenienza, la Lombardia è la regione più rappresentata, con 215 candidature pervenute, quasi un quarto del totale, seguita dalle regioni del Centro-Nord (Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria) che presentano complessivamente 167 startup. Il 60% degli iscritti ha un profilo anagrafico compreso tra i 22 e i 40 anni. Non trascurabile il numero dei nuovi imprenditori over 40, che rappresentano il 38% del campione. Alle regioni del Sud (Campania, Calabria, Basilicata, Puglia) va il primato per gli imprenditori più giovani, con l’82% degli iscritti che non supera i 40 anni e addirittura un 3% di under 22.
“Il gran numero di startup iscritte è il frutto di una rete di relazioni sempre più fitta tra UniCredit e oltre 150 stakeholder coinvolti sul territorio tra incubatori, acceleratori, università, associazioni di categoria e parchi scientifici – spiega UniCredit – In particolare, durante quest’edizione sono stati siglati 9 nuovi protocolli d’intesa tra cui: Area Science Park, Alma Mater Studiorum di Bologna, Fashion Technology Accelerator, Istarter, BP Cube, The Hive”.