Quali sono i fattori abilitanti in un percorso di trasformazione digitale? Quali i driver dell’innovazione? A queste ed altre domande ha cercato di rispondere il convegno organizzato a Roma da Wind Business, in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Un momento di dibattito e confronto sugli scenari di mercato offerti dalla digitalizzazione, che sta cambiando il modo di fare impresa. Attraverso la testimonianza di istituzioni, aziende e operatori, è stata offerta un’analisi su come sviluppare la rete dell’innovazione attraverso i paradigmi della digital enterprise.
Tra i presenti, Sherif Rizkalla, B2B Marketing director di Wind, intervenuto nel corso della tavola rotonda sul tema “Sviluppare la rete dell’innovazione: strumenti e servizi per nuovi modelli di business“. Rizkalla ha parlato di un “momento di grande movimento, di grandi cambiamenti”, focalizzando il suo intervento sull’impatto della digital transformation. “Mestieri e professioni che prima c’erano, oggi e domani non ci saranno più. Si pensi ad esempio al concetto di autista e a quello della vettura senza conducente”, ha spiegato il manager sottolineando la necessità di segnare un tratto di discontinuità con il passato.
La stessa discontinuità che Wind vuole favorire nel nostro paese, tramite iniziative di trasformazione digitale indirizzate al mondo dell’impresa. Ricordando le oltre 150mila tra grandi aziende e pmi accompagnate nella nuova era digitale, è stata evidenziata l’importanza di una componente spesso sottovalutata: la semplicità. Due i trend emersi dal convegno: rendere più mobili le risorse e digitalizzare i processi aziendali. “La capacità di essere operativi, documentati, informati anche fuori dall’ufficio è ormai una necessità e non solo un’utilità – spiega ancora Rizkalla -. Una strada obbligata per chi si affaccia su nuovi mercati, ad esempio tramite nuovi canali come quello dell’e-commerce. In questo modo le realtà imprenditoriali diventano più profittevoli, diminuendo i costi e aumentando i fatturati. Noi siamo loro vicini in questo processo di cambiamento, offrendo soluzioni chiare, semplici e trasparenti”. Ma la rivoluzione che ci attende appare destinata a cambiare anche i rapporti tra i competitor del settore: “Qualcosa sta già avvenendo – conclude il manager -. Noi con Eof (Enel Open Fiber, ndr) stiamo lavorando per la connessione in banda ultralarga, fatto magari impensabile fino a qualche anno fa. Così come l’accordo in essere con Huawei e Sirti per lo sviluppo del 4G”.