IL REBRANDING

Digital transformation, Torino Wireless diventa Piemonte Innova

Con il rinnovamento del brand e il rafforzamento della mission i soci pubblici confermano il loro sostegno fino al 2050. Attenzione puntata sul sostegno alle imprese e agli enti più “fragili”, sul Pnrr e sulle partnership pubblico-private

Pubblicato il 19 Ott 2022

piemonte innova

Animare e accompagnare imprese e pubbliche amministrazioni nella gestione dell’impatto economico e sociale delle grandi transizioni – digitale, ambientaleed energetica – che caratterizzeranno i prossimi anni a partire da tre grandi temi: sostenibilità, intelligenza artificiale e cybersecurity. E’ l’obiettivo di Piemonte Innova – questa la nuova denominazione di Torino Wireless – fondazione ha deciso di darsi un respiro nazionale per cogliere nuove opportunità di miglioramento competitivo.

Piemonte Innova conta su 35 dipendenti impegnati su oltre 40 progetti, di cui 8 europei, un cluster nazionale, un polo regionale e un ecosistema dedicato all’innovazione. La fondazione – si legge in una nota – mette a disposizione competenze nella gestione dei bandi sui temi dell’innovazione europei e italiani, sostiene e affianca Pmi e piccoli comuni nella transizione digitale, risponde alle richieste di partecipazione ai progetti promossi dagli enti territoriali, individuando fabbisogni e collaborazioni per progetti di ricerca collaborativa pubblico-privata. E a queste funzioni storiche che hanno caratterizzato i suoi ultimi 20 anni di storia “Fondazione Piemonte Innova aggiunge, grazie all’ingresso dei nuovi soci e al rinnovato patto tra i fondatori – prosegue il comunicato – nuove competenze e il mandato di agire, in collaborazione con gli altri stakeholder, come soggetto facilitatore dei processi di innovazione e di sviluppo della digitalizzazione dei cosiddetti soggetti digitalmente fragili: piccoli comuni e micro e piccole imprese dei settori meno tecnologici”.

“La capacità di attrarre investimenti, imprese e idee è diventata nevralgica per rendere più competitivi i territori che si contendono i circa 300 miliardi disponibili per l’Italia tra Programmazione europea 2021-2027 e Pnrr – spiega Massimiliano Cipolletta, presidente di Piemonte Innova – L’innovazione digitale è il processo abilitante grazie a cui queste risorse si trasformeranno in un beneficio concreto per cittadini e imprese, generando sviluppo e competenze diffuse. Noi siamo al servizio di queste strategie – prosegue – pienamente supportati dai nostri fondatori pubblici che hanno voluto sancire questo rinnovamento con un nuovo accordo di programma: Regione Piemonte, Città Metropolitana e Comune di Torino, Politecnico e Università di Torino, Camera di commercio di Torino. A loro si affiancano i nostri fondatori privati: Fondazione Links e Unione Industriali di Torino con cui abbiamo rinnovato accordi di collaborazione mirati e a cui si sono aggiunti nel 2022 tre nuovi enti che hanno aderito e con cui sono già partite collaborazioni strategiche: Camera di commercio di Cuneo, CSI Piemonte e Unioncamere Piemonte”.

“Siamo di fronte a un nuovo paradigma che ha imposto un cambiamento di dimensione e funzioni che ci ha convinto anche a cambiare nome assumendo una dimensione più ampia – aggiunge Laura Morgagni, direttore di Piemonte Innova – Piemonte Innova però mantiene inalterata la sua natura di partenariato pubblico-privato. Vent’anni di storia certificano una competenza radicata che poggia su una conoscenza reale di oltre 3.000 imprese, di cui almeno due al giorno, per un totale di circa 400 all’anno, si rivolgono a noi e utilizzano almeno una delle nostre funzioni”.

Piemonte Innova mantiene la gestione del Polo di Innovazione Ict, una rete che traina dal 2009 l’innovazione del Piemonte attraverso eventi di networking, supporto a bandi regionali e nazionali, finanziamenti europei. Il polo è strutturato su cinque filiere che interpretano le sfide del futuro: Blockchain, Digital4Social, Green&Circular, Intelligenza Artificiale e Smart Mobility. Ne fanno parte quasi 300 aderenti tra cui 252 Imprese, 17 università e organismi di ricerca e 21 enti e associazioni in qualità di partner o end user. In questi 15 anni il Polo Ict ha portato a finanziamento 316 progetti di ricerca, per un investimento sul territorio pari a 150 milioni di euro.

A testimoniare la vocazione nazionale della fondazione è il Cluster SmartCommunitiesTech, la rete nazionale che dal 2012 promuove progetti di innovazione e soluzioni tecnologiche applicative per la gestione di aree urbane e metropolitane. Tredici soci territoriali, 119 organizzazioni aderenti e 46 città, animano questa comunità che integra e sviluppa competenze, fabbisogni e interessi per lo sviluppo tecnologico e sociale delle città.

Continuano poi i progetti bandiera, a partire da #PiemonteDigitale2030 lanciato da Regione Piemonte a luglio 2022 per sostenere e incrementare, tra i cosiddetti enti digitalmente fragili, le opportunità dei primi bandi del PNRR sulla transizione digitale. In soli due mesi e mezzo già ben 130 comuni sono stati accompagnati per concorrere a ottenere parte dei 260 milioni disponibili e attivare i servizi digitali richiesti dal programma nazionale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati