Lo stato e le prospettive dell’Open Government in Europa, con un focus specific sulla situazione italiana e sul ruolo che il Governo Italiano potrebbe avere da presidente di turno del Consiglio europeo per dare una spinta propulsiva, in ambito nazionale e comunitario, alle scelte che potrebbero “creare un nuovo legame tra i cittadini e le istituzioni”.
Sarà questo il tema del workshop che si svolgerà la mattina dell’8 luglio al teatro Fondamenta nuove di Venezia, organizzato da “diritto di sapere” e dall’Open Government Forum, con il supporto di “Human Rights Initiative – Open Society Foundations”.
“L’Open government – spiegano gli organizzatori – è un fattore decisivo per una strategia di crescita a lungo termine, per condividere una visione comune del futuro e una vera democrazia partecipativa”
Ai lavori parteciperanno Andrea Menapace, fondatore di Dds e ricercatore presso l’Open Government Partnership, Beth Noveck (nella foto), cofondatrice ed ex deputy chief technology officer per l’open government del Governo degli Stati Uniti, Ernesto Belisario per Open Government Forum Italia, Alberto Alemanno, professore associato di Diritto e titolare della cattedra Jean Monnet in “Diritto europeo e Regolazione dei rischi” presso l’Ecole des Hautes Etudes Commerciales di Parigi, Ben Worthy ricercatore Irm alla University of London, e Veronica Cretu, membro del comitato di direzione di Open Government Partnership. Alla tavola rotonda prenderanno parte Liz David-Barrett della Said Buisiness School dell’università di Oxford, Pia Marconi, dirigente dal dipertimento della Funzione pubblica, Neil Campbell, che nell’ Open Society European Policy Institute è a capo dello sviluppo delle politiche Ue, Lorenzo Segato, co fondatore e direttore del RiSSC – Research Centre on Security and Crime, Alina Ostling dell’European University Institute. A moderare la tavola rotonda sarà il giornalista Guido Romeo.
“Non abbiamo intenzione di fare un convegno in cui ribadire concetti generici, ma vorremmo che dalla discussione, che sarà alimentata da personaggi come Beth Noveck, che è uno dei riferimenti mondiali sull’open Government, possa uscire un quadro utile per capire cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato, su scala internazionale, nell’ottica di andare avanti, di aumentare di livello”, afferma Ernesto Belisario, di Open Government Forum Italia. “Guarderemo con un occhio particolare anche all’Italia – continua – Ci piacerebbe che amministrazioni, rappresentanti del Governo, e rappresentanti della società civile possano utilizzare questo evento per capire quali sono le operazioni immediatamente cantierizzabili. Abbiamo bisogno di una scossa, perché l’adesione italiana all’open government partnership è stata abbastanza timida, e gli obiettivi del Paese su questo tema sono finora rimasti sottotraccia. L’Italia potrebbe approfittare dell’occasione della presidenza di turno del Consiglio Ue – propone Belisario – per predisporre l’adesione dell’Unione europea all’Open Government Partnership: sarebbe un segnale forte, ma per riuscirci l’Italia deve essere decisa, dimostrare la propria convinzione, e solo all’ora sarà credibile nell’assumere la leadership di questo processo”.
Del programma della “Digital Week” faranno parte, tra gli altri, le iniziative “Restart Europe” di Microsoft Italia, il convegno sul turismo digitale coordinato da Andrea Casadei, la keynote sulla sfida digitale “Change or die” di Marco Camisani Calzolari, l’evento sul Made in Italy organizzato da Google Italia e il convegno “Innovation vs regulation. Why It’s so hard?” organizzato dall’Istituto per le Politiche dell’innovazione e da E-Lex
Sul versante istituzionale, per l’appuntamento dell’8 luglio all’Arsenale che segnerà il debutto del Governo italiano al proprio semestre di presidenza del Consigio Ue, con i workshop che registrano ormai il tutto esaurito, il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli ha già annunciato che si sta lavorando per inserire nel programma anche una sessione sull’Internet Governance, mentre Angelo Rughetti, sottosegretario alla Semplificazione e alla Pubblica amministrazione, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione per la creazione di nuovi posti di lavoro.