VERSO VENEZIA

Digital Venice, riflettori puntati sulle norme per l’innovazione

“Innovation vs regulation. Why it’s so hard?” è il titolo dell’evento che si terrà il 9 luglio al Telecom Italia future center, organizzato dall’Istituto per le politiche dell’innovazione e da E-Lex. A moderare il dibattito Guido Scorza: “Se le regole influenzassero le startup in erba convincendole a gettare la spugna ci sarebbe da preoccuparsi”

Pubblicato il 26 Giu 2014

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“Le regole dovrebbero instradare l’innovazione nella direzione giusta, limitando danni ed effetti collaterali e moltiplicando opportunità e benefici. Ma che si tratti di giganti del Web o delle tlc, di ex startup cresciute in fretta come Uber o Soundreef o di startup emergenti come Travel appeal, le regole, soprattutto nel nostro Paese, sembrano destinate a essere coriacei antagonisti di innovatori e rivoluzionari”.

A constatarlo è Guido Scorza (nella foto), avvocato, presidente dell’Istituto per le politiche dell’innovazione e membro del network di studi legali E-Lex, che ha organizzato al Telecom Italia future Center di Venezia per il 9 luglio, durante la settimana in cui la città lagunare ospiterà “Digital Venice”, un seminario sul tema.

Il titolo del Convegno è “Innovation vs regulation. Why It’s so hard?”. Durante la prima sessione di lavori, dalle 16:30, moderati dallo stesso Scorza si confronteranno sull’argomento Giorgia Abeltino, responsabile per l’Italia delle relazioni istituzionali di Google, Benedetta Arese Lucini, general manager di Uber Italia, Stefano Quintarelli, parlamentare di Scelta Civica e tra i fondatori dell’intergruppo parlamentare sull’Innovazione, e Davide D’Atri, cofondatore di Soundreef. Alle 17:30 la seconda parte del Convegno, mirata ad analizzare cosa succede fuori dall’Italia, a cui prenderanno parte Giovanni Maria Riccio ed Ernesto Belisario di E-Lex, Mirko Lalli, ceo e fondatore di Travel Appeal, Franco Brescia, direttore public and regulatory affairs di Telecom Italia, Marilisa Cesaro, head of competition and regulation di Vodafone, e il commissario Agcom Antonio Nicita.

Che si tratti della recente decisione della Corte di Giustizia Ue sul diritto all’oblio, del caso Tripadvisor o dello scontro tra Uber e i tassisti milanesi, o tra Soundreef e la Siae, il denominatore comune, afferma Scorza, “sono i dubbi e le perplessità con le quali deve confrontarsi chi voglia lanciare, in Italia, una startup innovativa”. E da qui nasce una domanda a cui durante il convegno si proverà a dare una risposta: “Accade davvero che le regole possano frenare o anche solo arginare certe rivoluzioni innovative? Non è che le regole riescono solo ad influenzare le startup in erba, inducendole a desistere e gettare la spugna?”. “Se fosse così – conclude Scorza – ci sarebbe davvero di che preoccuparsi perché i più grandi continuerebbero a crescere e i più giovani sarebbero costretti a rinunciare”.

Del programma della “Digital Week” faranno parte, tra gli altri, le iniziative “Restart Europe” di Microsoft Italia, il convegno sul turismo digitale coordinato da Andrea Casadei, la keynote sulla sfida digitale “Change or die” di Marco Camisani Calzolari, e l’evento sul Made in Italy organizzato da Google Italia.

Sul versante istituzionale, per l’appuntamento dell’8 luglio all’Arsenale che segnerà il debutto del Governo italiano al proprio semestre di presidenza del Consigio Ue, con i workshop che registrano ormai il tutto esaurito, il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli ha già annunciato che si sta lavorando per inserire nel programma anche una sessione sull’Internet Governance, mentre Angelo Rughetti, sottosegretario alla Semplificazione e alla Pubblica amministrazione, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione per la creazione di nuovi posti di lavoro.

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