Digital360 fra i top performer dell’Egm (Euronext Growth Milan) di Borsa Italiana, l’ex Aim. L’osservatorio Pmi di IR Top Consulting ha stilato la classifica delle aziende che nel del 2021 hanno ottenuto i migliori risultati e nella quale Digital360 figura tra le prime 15 aziende – in 11esima posizione – con una crescita del titolo del 170%.
Nelle prime tre posizioni Sciucker (+279), Doxee (254%), Edilizia Acrobatica (232%).

I ricavi consolidati si attestano a 16,2 milioni di euro, con un incremento del 28% rispetto allo stesso periodo del 2020; l’Ebitda ammonta a 3,7 milioni, in crescita del 33% rispetto ai 2,8 milioni di un anno fa; Ebit e Ebit Adjusted sono pari rispettivamente a 2,3 e 2,8 milioni, entrambi con un incremento di quasi il 50% rispetto al 30 giugno 2020: utile netto e utile netto Adjusted sono pari rispettivamente a 1,4 e 1,9 milioni di euro, contro 1,1 e 1,46 milioni al 30 giugno 2020. Last but non least la posizione finanziaria netta debitoria sostanzialmente azzerata (0,3 milioni di euro), rispetto ai 3,6 milioni di euro al 30 giugno 2020 e agli 1,4 milioni del 31 dicembre 2020.
Nella top ten dell’osservatorio anche Unidata, in sesta posizione, protagonista di una crescita del 188%.
“La nostra crescita – commenta Roberto Giacometti, Cfo & Iro di Unidata – è la misura del valore di un’azienda con una visione chiara e sempre proiettata all’innovazione e alla soddisfazione di esigenze importanti per imprese e cittadini, trainata da una forte leadership e con il sostegno di un’esperienza di quasi quarant’anni nel settore dell’Ict. Il dialogo continuo, chiaro e attento con investitori italiani ed internazionali ci ha premiati con la loro fiducia. Ma è nostro impegno guardare avanti e sempre con maggiori prospettive”.
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Le aspettative dei ceo per il 2022
IR Top ha censito anche la fiducia dei ceo. Su un campione di 73 società, il 97% dei ceo stima una crescita dei ricavi nel 2022; i settori verso i quali emergono le maggiori potenzialità di investimento sono rappresentati dalla Tecnologia (19%), Servizi (17%), Energetico e Fonti Rinnovabili (11%). Sulle prospettive dell’economia mondiale nei prossimi mesi, il 40% delle Pmi ritiene che le aree più importanti su cui investire nel futuro siano quelle dell’innovazione, della sostenibilità e dell’internazionalizzazione. Inoltre, il 74% delle società nutre aspettative positive sull’andamento del proprio business, mentre l’80% confida che nei prossimi mesi un maggior numero di investitori possa essere interessato a puntare sul rispettivo titolo azionario. Positiva anche l’aspettativa sulle opportunità di lavoro; l’84% degli amministratori delegati delle società intervistate prevede un incremento delle assunzioni per lo sviluppo del proprio business. Il 28% dei ceo ritiene che le operazioni di M&A siano le più significative al fine di supportare la crescita del proprio business, a differenza del 21% che considera la crescita organica come il vero asset di sviluppo. Sulle prospettive future resta la variabile Covid-19: la percezione che gli effetti della pandemia potrebbero protrarsi nei mesi a venire riguarda il 71% dei ceo intervistati che ritiene, infatti, che gli impatti andranno monitorati.
“Le Pmi quotate su Egm prevedono una crescita dei ricavi nel 2022 e una crescita delle assunzioni per l’84%, dimostrando grande capacità di resilienza rispetto allo scenario post-pandemico – evidenzia Anna Lambiase, ceo di IR Top Consulting – Emerge una rinnovata fiducia sostenuta dalla quasi totalità degli amministratori delegati interpellati. Ancora una volta sono gli ESG a essere considerati un fattore determinante: il 60% dei ceo li ritiene importanti per lo sviluppo e la crescita delle aziende e il 36% fondamentali. Il 40% dei CEO considera le aree più importanti in cui investire l’innovazione, la sostenibilità e l’internazionalizzazione, che rappresentano leve strategiche per migliore la competitività delle imprese. La fiducia dei ceo riguarda anche l’Italia come Paese prioritario per il proprio business, con il 16%, superando Usa, Spagna e Francia.”
Esg driver di crescita
La crisi del Covid-19 ha evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza delle tematiche sociali nel processo decisionale relativo agli investimenti. La sostenibilità può rappresentare una leva di crescita importante per le aziende; infatti, l’integrazione di progetti di sviluppo sostenibile nelle strategie di business viene considerata dal 60% dei ceo un’opportunità per ridisegnare prodotti e servizi, coinvolgendo clienti, dipendenti e fornitori. Il 45% dei ceo ritiene la tematica sociale quella più rilevante all’interno del proprio business seguita da quella ambientale (37%) e di governance (36%), nella convinzione che un’impresa che gestisce la propria attività in modo sostenibile agisce con responsabilità per ridurre gli impatti e minimizzare i rischi a vantaggio della collettività e dell’ambiente, generando valore da condividere con i propri stakeholder. Lo studio ha poi approfondito come l’impegno in ambito Esg venga comunicato al mercato: il 42% dei ceo afferma che il canale principale è il sito web aziendale. Nonostante la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità risulti un driver strategico, che conduce a una maggiore consapevolezza dell’impatto delle politiche aziendali, solo il 29% delle aziende intervistate dichiara di redigerlo e di comunicare le sue iniziative in materia sui profili social aziendali.