IL BILANCIO ANNUALE

Digital360, Rangone: “Crescite organiche significative nei prossimi anni” 

Il Gruppo registra ricavi consolidati pari a 56,4 milioni di euro in crescita del 64% anno su anno e un utile netto consolidato in salita del 31% a 2,6 milioni. Lieve riduzione dell’ebitda margin a causa dello sforzo di integrazione delle 15 società acquisite

Pubblicato il 31 Mar 2023

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Crescono i ricavi e gli utili di Digital360. E si incrementano le dimensioni del business del Gruppo a seguito delli importanti acqusizioni finalizzate nel 2022.

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I risultati 2022

I ricavi complessivi del bilancio consolidato conseguiti al 31 dicembre 2022 ammontano a 56,4 milioni di euro, con un incremento del 64% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando il loro valore era di 34,4 milioni di euro.

L’Ebitda del bilancio consolidato raggiunge i 9,7 milioni di euro, con un incremento del 39% rispetto a quello contabilizzato al 31 dicembre 2021, quando valeva 6,9 milioni di euro. L’Ebitda margin si riduce leggermente dal 20% del 2021 al 17% del 2022, per due ragioni principali: l’investimento effettuato dagli executive più senior nel supportare l’integrazione delle società acquisite e l’importante rafforzamento della struttura manageriale e delle unità organizzative di staff corporate necessarie per far fronte efficacemente alla rilevante crescita dimensionale.

Per gli stessi motivi anche la crescita a pari perimetro si è ridotta rispetto al passato: ricavi + 10%, Ebitda + 5%.

L’Ebit del bilancio consolidato ammonta al 31 dicembre 2022 a 4,6 milioni di euro, con un incremento del 28% rispetto a quello del 2021, crescita contenuta a causa degli ammortamenti derivanti dalle consistenti differenze di consolidamento dovute alle 15 acquisizioni effettuate. Neutralizzando questi effetti, l’Ebit Adjusted è pari a 6,9 milioni di euro, con una crescita del 37% rispetto al valore contabilizzato al 31 dicembre 2021 (pari a 5,0 milioni di euro).

L’utile netto consolidato aumenta a 2,6 milioni, + 31% rispetto al 2021. L’utile netto Adjusted ammonta a 4,8 milioni, + 45% rispetto al 2021.

I dati proforma

Con riferimento invece ai dati pro-forma, i ricavi ammontano a 76,6 milioni di euro con una crescita del’85%; l’Ebitda ammonta a 14,3 milioni di euro e cresce rispetto agli 8,0 milioni del 2021 del 79%.

Sempre con riferimento ai dati pro-forma, l’Ebit Adjusted raggiunge la cifra di 11,1 milioni di euro, con il 91% di incremento rispetto ai 5,8 milioni dell’esercizio precedente.

Si raffoza il patrimonio netto consolidato

Il fitto programma di acquisizioni e gli investimenti effettuati in R&D e innovazione hanno naturalmente richiesto un importante sforzo finanziario, che si è concretizzato nell’impiego di risorse finanziarie proprie e soprattutto di mezzi di terzi. La Pfn dunque inverte il segno e da creditoria per 3,1 milioni di euro nell’esercizio 2021 diviene debitoria per 14,4 milioni di euro al 31.12.2022.

Si rafforza il Patrimonio Netto Consolidato, che passa dai 16,4 milioni del 31 dicembre 2021 ai 26,8 milioni di euro del 31 dicembre 2022.

L’importante piano acquisitivo realizzato nel 2022 ha infine generato alcune ulteriori obbligazioni prospettiche: da un lato i pagamenti differiti al 2023 sulle acquisizioni già concluse, per circa 7 milioni di euro (non inclusi nella Pfn). Come spiega una nota aziendale il Gruppo dovrà sostenere esborsi prospettici legati all’esercizio delle opzioni put&call per l’acquisizione delle residue quote di minoranza: la valorizzazione di tali impegni non è al momento definibile perché dipenderà dalle performance nei prossimi anni delle società acquisite e dalla quota che sarà pagata in azioni (fino al 30%).

Le acquisizioni

Nel corso dell’esercizio sono state concretizzate ben quindici acquisizioni, di cui sette all’estero. Le nuove partecipazioni hanno significativamente modificato il perimetro di consolidamento, rendendo disomogenea la lettura dei dati economico-patrimoniali nel loro confronto con l’esercizio precedente. Le acquisizioni che dal punto di vista del nuovo perimetro hanno avuto maggiore peso sono in particolare state perfezionate nel secondo semestre del 2022 e consolidate in bilancio con il criterio del pro rata temporis, con un impatto quindi ancora molto limitato sul risultato economico del bilancio consolidato. “A causa della disomogeneità tra i due esercizi si sono voluti evidenziare anche i dati pro-forma del conto economico, simulando l’effetto del consolidamento come se fosse riferito all’intero anno. I dati pro-forma sono pertanto utili a meglio rappresentare gli effetti gestionali delle acquisizioni sul business del Gruppo e l’impatto dimensionale complessivo di costi e ricavi, aumentandone la significatività anche in prospettiva futura”, sottolinea l’azienda.

I commenti

“I risultati sono il frutto di uno sforzo importante effettuato nel 2022 per le numerose acquisizioni sia in Italia (8) che all’estero (7) – afferma Andrea Rangone, Presidente di DIgital360 – Questo ha comportato inevitabilmente un rallentamento dello sviluppo organico. Ma pensiamo che i volumi d’affari molto più grandi del nuovo perimetro del Gruppo attiveranno crescite organiche significative nei prossimi anni. Infatti, nonostante lo scenario macroeconomico complessivo presenti non pochi elementi di incertezza, i mercati specifici in cui opera Digital360 (ad esempio, demand generation, martech, cybersecurity, data protection, smart working, trasformazione digitale della PA, ndr) offrono comunque molteplici opportunità di crescita”.

Per l’Ad, Raffaello Balocco, “l’esercizio appena concluso, pur evidenziando dati positivi ed in crescita, mostra solo una parte delle dinamiche economiche e di business in atto, che saranno via via più esplicite con il progressivo consolidamento nel Gruppo non solo dei dati economico-finanziari delle società acquisite e in corso di acquisizione, ma anche delle sinergie organizzative, di prodotto e commerciali che da queste potranno scaturire”.

“ L’evoluzione e la crescita di Digital360 sono spinte, dunque, da un lato da una favorevole dinamica e impulso del mercato, dall’altro dalla capacità di saper cogliere, soprattutto in un contesto in fase di profonda trasformazione, valide soluzioni aggregative (build up) in mercati frammentati per migliorare il proprio posizionamento strategico e competitivo ed acquisendo, insieme alle società, validi co-imprenditori, con la stessa visione e la stessa cultura di Digital360 – puntualizza – In particolare, nel business Demand Generation, attraverso le acquisizioni di Digital Sales, Del Monte & Partner e Inside Comunicazione, abbiamo rafforzato molto l’area più innovativa relativa a servizi martech e salestech ad abbonamento”.

L’advisory

“Il 2022 è stato un anno molto importante anche per il business dell’Advisory. Sono infatti entrate nel Gruppo importanti società che vanno a rafforzare la nostra presenza nei settori chiave di sviluppo dove abbiamo deciso di investire – evidenzia Gabriele Faggioli, Amministratore Delegato di Digital360 – In particolare nella Pubblica Amministrazione (acquisizione di Meridiana Italia), nella HR transformation (acquisizione del gruppo Methodos) e nella cybersecurity (acquisizione di Cryptonet Labs). Si tratta di società che portano nel Gruppo competenze e presenza nel mercato di altissimo livello professionale, importanti e avviate attività con ampie potenzialità di crescita in termini di volumi e con marginalità estremamente interessanti, e, soprattutto, co-imprenditori in gamba e ambiziosi”.

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