LA RICERCA

Digitale antidoto alla crisi da Covid per sette imprese su dieci

Lo “Small & Medium business trend report” di Salesforce: il 42% delle Pmi ha arricchito i canali di contatto con i clienti grazie alle nuove tecnologie, e il 39% ha investito sulla flessibilità. I dipendenti chiamati ad adattarsi al lavoro ibrido anche dopo l’emergenza

Pubblicato il 27 Gen 2022

pmi salesforce

Poco più della metà delle piccole e medie imprese italiane è riuscita a superare la crisi dovuta alla pandemia grazie al supporto della business community, e il 67% ritiene che il supporto del governo sia stato determinante per non subire conseguenze peggiori dalla pandemia. Uno degli strumenti più utili per lasciarsi alle spalle il momento di difficoltà dovuto alle conseguenze sul business del Covid-19 è stato il digitale, che ha contribuito a fare in modo che i dipendenti potessero comunicare, collaborare e promuovere le vendite in sicurezza in un nuovo mondo in continua evoluzione. E’ quanto emerge dal report “Smb Trends” realizzato da The Harris Poll per Salesforce, che ha preso in considerazione le risposte di oltre 2.500 imprenditori e dirigenti di piccole e medie imprese su scala globale.

Secondo la ricerca  il 71% delle Pmi è sopravvissuto alla pandemia grazie alla digitalizzazione, con una percentuale che si riduce al 63% se si focalizza l’attenzione sul solo contesto italiano. Sempre in Italia, il 72% delle Pmi ha aumentato la presenza online della propria azienda nell’ultimo anno, di cui il 17% in modo significativo. Per le Pmi italiane gli investimenti si sono concentrati maggiormente nelle tecnologie a servizio del marketing (35%) e dell’assistenza clienti (31%), mentre con l’inizio dell’emergenza soltanto il 45% del campione era già in possesso di una soluzione di customer relationship management.

“Con l’arrivo della pandemia, le Pmi hanno capito che avrebbero potuto garantirsi un futuro solo facendo forti investimenti in ambito digitale – afferma Giovanni Crispino (nella foto in alto), senior area vice president France, Southern Europe Middle East & Africa di Salesforce – In moltissimi Paesi, Italia compresa, abbiamo visto un vero e proprio cambio di passo. Le aziende sono diventate più digitali e quindi più agili. Quando l’emergenza sanitaria sarà finalmente terminata, i benefici risulteranno ancor più evidenti, la situazione sarà completamente nuova e i cambiamenti introdotti rappresenteranno il vero motore della crescita. Insomma – conclude – un nuovo assetto che renderà le aziende più competitive soprattutto su scala internazionale”.

Tra le altre evidenze della ricerca c’è il fatto che il 50% delle Pmi con fatturato in crescita, durante la pandemia ha offerto modalità di lavoro flessibile ai propri dipendenti, rispetto al 38% delle Pmi che hanno subito un calo nella crescita. Inoltre, a livello globale il 75% delle Pmi in crescita afferma che i propri clienti si aspettano transazioni online, di conseguenza, il 72% di loro ha attivato una presenza e-commerce. E il 95% delle Pmi in crescita si sta attivando per proteggere i dati aziendali e difendere le informazioni dei clienti dagli attacchi informatici.

La “rivoluzione digitale” innescata dalla pandemia è destinata inoltre a produrre, secondo il 75% del campione della ricerca, anche effetti positivi a lungo termine. In Italia una piccola e media impresa su tre, per l’esattezza il 29%, prevede che i propri dipendenti si adattino a una modalità di lavoro ibrida, dividendo il proprio tempo tra ufficio e remote working.

In primo piano, oltre ai cambiamenti nell’organizzazione interna, ci sono anche le esigenze dei clienti: in Italia, il 42% delle Pmi ha ampliato i modi in cui i clienti possono entrare in contatto con loro e il 39% offre ai propri clienti maggiore flessibilità per soddisfare le loro necessità.

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