Digitale, Cardani: “Il legislatore si svegli”

Il presidente di Agcom: “Le norme sono inadeguate ai nuovi scenari. L’Authority ha armi spuntate. Ma questo ritardo italiano deve colmarsi”

Pubblicato il 06 Apr 2016

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“Se lo Stato non si accorge che lo scenario è cambiato e che le leggi sono invecchiate, il regolatore non può fare più di tanto. Abbiamo le armi spuntate, in una situazione drammaticamente cambiata”. Lo ha detto il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani nel suo intervento al convegno “Il video e la terza rivoluzione di internet. Tendenze di mercato e prospettive di policy”, organizzato a Roma da IT Media Consulting per presentare il rapporto che scatta la fotografia del mercato del video e della terza rivoluzione Internet.

Sperando che il legislatore si svegli e ci dia strumenti più appropriati, il regolatore deve nel frattempo valutare le proposte di cambiamento, anche perché l’Italia, da sempre in ritardo, quando si deciderà a cambiare la legislazione sarà già il tempo di cambiarla di nuovo”, ha detto il presidente dell’Authority.

Secondo Cardani “in un contesto così rissoso come quello attuale, non si può che difendere il modello ex ante. Non c’è il clima giusto per l’autoregolamentazione. All’interno dello stesso mercato ci sono operatori che utilizzano strumenti diversi, difficilmente caratterizzabili e categorizzabili. Ma questo non esime dalle regole. Un quadro legislativo deve esserci, anche se insufficiente”.

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