PIANO 2017-2019

Enel, più digitale per spingere la crescita

Presentato a Londra il piano strategico 2017-2019. Investimenti di 20 miliardi di cui 4,7 nella digitalizzazione di reti, contatori smart e connettività dei sistemi. Obiettivo Ebitda di crescita complessivo di 4 miliardi. L’Ad e direttore generale Starace: “Obiettivi centrati con un anno di anticipo”. Plauso della Borsa

Pubblicato il 22 Nov 2016

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Digitalizzazione e attenzione al cliente al centro del nuovo piano strategico 2017-2019 del Gruppo Enel, presentato oggi a Londra. In particolare sulla digitalizzazione verranno investiti 4,7 miliardi di euro con l’obiettivo di generare un incremento dell’Ebitda per 1,6 miliardi. Sul fronte “attenzione al cliente” si punta a preservare e far crescere l’asset più importante di Enel, il suo portafoglio di oltre 60 milioni di clienti finali, con l’obiettivo di generare 3 miliardi di Ebitda nel 2019. Quanto agli obiettivi finanziari il gruppo conferma di voler raggiungere un ebitda ordinario di 15,5 miliardi nel 2017 per salire a 17,2 miliardi nel 2019. Il gruppo stima l’utile netto ordinario salirà nel 2017 a circa 3,6 miliardi e a circa 4,7 miliardi nel 2019, in crescita rispetto al piano precedente.

“Già superati gli obiettivi che ci eravamo posti nel 2015 – ha detto l’Ad e direttore generale Francesco Starace -. Con un anno di anticipo possiamo adesso implementare ulteriormente la nostra strategia. Ora aggiungiamo la digitalizzazione e l’attenzione al cliente quali leve per creare ulteriore valore attraverso i principi fondamentali della strategia stessa. L’insieme di queste azioni sosterrà la crescita degli utili e la generazione di cassa, da cui derivano la previsione di un incremento del dividendo e l’introduzione dell’eventualità di un programma di acquisto di azioni proprie”.

Si tratta di una svolta strategica: il piano degli investimenti destinati alla crescita viene ora agganciato a nuove leve ed “equamente suddiviso tra economie emergenti e mature – dice l’azienda -, in maniera da creare valore aggiunto e ridurre i rischi”. L’introduzione dei due nuovi fronti, digitalizzazione e attenzione al cliente, puntano a sostenere la crescita degli utili e la generazione di cassa: obiettivo “incremento del dividendo e introduzione dell’eventualità di un programma di acquisto di azioni proprie, lasciando invariato lo slancio nella traiettoria di crescita”.

Per quanto riguarda i futuri guadagni dei soci Enel prevede una percentuale di utili da distribuire agli azionisti (pay-out) in aumento al 65% nel 2017 rispetto al 60% del 2016 e al 70% sia nel 2018 che nel 2019. Il dividendo minimo di 0,21 euro per azione sui conti del bilancio 2017. La nuova politica di Enel sui dividendi sta piacendo agli investitori: il titolo ha guadagnato oltre il 4%, trainando Piazza Affari.

In particolare il piano di digitalizzazione riguarderà principalmente i contatori intelligenti, il controllo da remoto, la connettività dei sistemi, così come gli investimenti nella digitalizzazione del cliente e la promozione di una forza lavoro più digitalizzata. Il numero dei contatori intelligenti installati salirà a oltre 48 milioni, con l’installazione di 18 milioni di nuovi contatori, di cui 12 milioni relativi a sostituzioni, con un aumento di 2 milioni degli utenti finali, che dovrebbero raggiungere i 64 milioni nel 2019

Il Gruppo prevede un piano di investimenti complessivo di 20,9 miliardi di euro tra il 2017 e il 2019 (rispetto a 21,2 miliardi di euro previsti dal piano precedente per il medesimo arco temporale) con un mix tra investimenti di manutenzione e investimenti per la crescita nell’ordine, rispettivamente, di 40%/60%.

La crescita nelle fonti rinnovabili è stata di tali dimensioni – fa sapere il gruppo – che l’azienda ha raggiunto attualmente una capacità complessiva di circa 36 GW e può contare su una presenza globale e tecnologicamente diversificata. Grazie a questo primato, il Gruppo sta aggiungendo alle sue attività in tale settore un modello “BSO” (“build, sell and operate”) a minor intensità di capitale, in modo da ridurre i rischi ed accelerare la creazione di valore.

Quasi il 95% degli investimenti del Gruppo destinati alla crescita riguarderà attività prive del rischio “merchant”, quali le reti, nonché la generazione da fonti rinnovabili e termoelettriche supportata da contratti di acquisto dell’energia.

Il Gruppo prevede di generare un Ebitda di crescita complessivo di 4 miliardi di euro nel periodo 2017-2019, con incrementi nei seguenti settori:

Reti: gli investimenti per la crescita dovrebbero raggiungere circa 6 miliardi di euro in tre anni, di cui circa 4 miliardi per la digitalizzazione degli asset. Si prevede che il numero dei contatori intelligenti installati salirà a oltre 48 milioni, con l’installazione di 18 milioni di nuovi contatori, di cui 12 milioni relativi a sostituzioni, con un aumento di 2 milioni degli utenti finali, che dovrebbero raggiungere i 64 milioni nel 2019;

Rinnovabili: prevista la realizzazione di una capacità aggiuntiva di 6,7 GW nei prossimi tre anni, comprensiva sia degli asset gestiti che di quelli consolidati. L’aggiunta dell’indicato modello di business “BSO” consentirà al Gruppo di capitalizzare più velocemente la sua pipeline di progetti rinnovabili, riducendo il profilo di rischio complessivo e concretizzando in anticipo la creazione di valore.

Retail: atteso un aumento dell’EBIDTA del 20% a 3 miliardi di euro nel 2019, in crescita di più del 40% rispetto al piano precedente, con i clienti sul mercato libero che dovrebbero quasi raddoppiare a seguito della fine del mercato regolato in Italia e della ulteriore liberalizzazione attesa in America Latina.

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