IL PROGETTO

Digitale e formazione, nasce il primo corso di laurea in “Psicologia dell’innovazione”

L’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo battezza il nuovo ciclo di studi per gli “antronomi” del futuro. Partner Intesa Sanpaolo che metterà a disposizione laboratori e know-how dei propri esperti

Pubblicato il 04 Giu 2021

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L’essere umano al centro dei nuovi scenari tecnologici. In grado di conferire una prospettiva etica all’innovazione. Parte da qui il progetto del primo corso di laurea in psicologia applicata al digitale che sarà attivato dal prossimo anno accademico all’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo in collaborazione con l’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino. Prende parte al progetto Intesa Sanpaolo che metterà a disposizione il know-how dei propri esperti, aprendo agli studenti i propri laboratori e team di lavoro e creando occasioni di contatto con partner high-tech nazionali e internazionali.

Gli obiettivi del corso di laurea

Il progetto è stato presentato nell’Intesa Sanpaolo Innovation Center alla presenza dell’Arcivescovo Metropolita di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, e del Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro.

L’obiettivo del corso è, si legge in una nota “mettere l’essere umano come riferimento centrale e punto di arrivo nella progettazione e nella gestione delle nuove tecnologie digitali, arricchendole di una prospettiva etica. Nasce così una nuova figura professionale, quella dell’antronomo: un professionista che porta l’umano al centro di un processo produttivo di beni o servizi ad alto tasso tecnologico”.

Il corso di laurea magistrale garantirà una formazione specialistica nei diversi settori della psicologia applicati all’innovazione, all’intelligenza artificiale, all’ergonomia cognitiva, allo user-centred design e alla progettazione human-driven di prodotti e servizi sostenibili a supporto del benessere e dell’inclusione sociale.

La formazione dei primi “antronomi”

L’acquisizione di un adeguato set di competenze professionali sarà promossa attraverso un’azione formativa con una significativa declinazione esperienziale, che coniugherà un nucleo di insegnamenti teorico-metodologici con attività pratiche quali laboratori, esercitazioni e tirocini. Al fine di raggiungere gli obiettivi del corso, gli studenti verranno formati su materie quali l’intelligenza artificiale, il machine learning, la programmazione e l’algoritmica.

I laureati in Psicologia applicata all’innovazione digitale saranno tra i primi ‘antronomi’ in Italia, figure che contribuiranno ad arricchire le tecnologie innovative di una prospettiva etica e human-centred, attraverso attività quali la progettazione di modelli per la riorganizzazione delle interfacce fra uomo e sistemi complessi, il miglioramento del design dell’interazione uomo-macchina e della user-experience, la prevenzione e la cura del disagio psicologico conseguente all’uso delle nuove tecnologie, la re-interpretazione del ruolo e degli obiettivi degli algoritmi di intelligenza artificiale e di machine learning in un’ottica etica e sociale, l’applicazione dei modelli più conosciuti di innovazione in un’ottica di value-driven innovation.

Nuovi modelli etici per il digitale

“Sono lieto nasca un nuovo corso di laurea che rilanci, dopo la pandemia, una nuova coscienza nell’uso del digitale che sia non semplicemente rispettoso della natura umana – dice Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo Metropolita di Torino – ma che si sforzi di accompagnare anche con la tecnologia la persona a essere autenticamente se stessa. La piena collaborazione del Servizio per l’Apostolato Digitale, che ho voluto nascesse nella nostra diocesi a fine 2019, è il segno che la Chiesa locale accompagna questo processo: auspico che i giovani laureati, psicologi e psicologhe di valore, sappiano essere anche i primi antronomi capaci di guidare la trasformazione digitale verso il bene comune”.

“E’ un onore aver accolto oggi Monsignor Nosiglia al 31° piano del nostro grattacielo da dove il nostro Innovation Center guarda lontano, verso il futuro – dice Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo –. L’attivazione del primo corso di laurea magistrale in Italia in Psicologia applicata all’innovazione digitale consente di iniziare una nuova interessante collaborazione con l’Istituto Universitario Salesiano di Torino e con l’Apostolato Digitale sul rapporto tra la persona umana, le nuove tecnologie e il loro utilizzo etico, un tema quanto mai centrale oggi, in un momento storico nel quale è aumentato l’utilizzo di dispositivi digitali a causa della pandemia”.

Innovazione e sostenibilità

“Abbiamo lanciato il nostro Neuroscience Lab – spiega Maurizio Montagnese, Presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center – quando la materia era oscura e lontana per molti. Essere coinvolti in questo nuovo percorso di studi è la prova che l’Innovation Center riesce a interpretare al meglio il cambiamento e a anticiparlo. Guardiamo da sempre l’innovazione digitale con l’attenzione alla persona, perché solo così possiamo produrre un vero sviluppo sociale; siamo agli esordi di una complessità mai incontrata che richiede nuovi talenti e nuove etiche da ricercare nelle nuove generazioni, bisognose di apportare un contributo di innovazione e sostenibilità”.

“Proponiamo una formazione scientifica transdisciplinare rivolta agli psicologi di domani chiamati a interagire e lavorare con le tecnologie più innovative, preservando al contempo l’anima umana dal caos – dice Alessio Rocchi Ad Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo -. Questo corso di laurea apre la professione psicologica a una trasformazione, capace di andare oltre le tradizionali declinazioni della psicologia clinica e del lavoro, formando psicologi in grado di essere protagonisti nello sviluppo di prodotti e servizi tecnologici che rispecchino i valori, i diritti, gli interessi e i bisogni autentici degli individui, delle famiglie e della società”.

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