STRATEGIE

Digitale, Emilia-Romagna in missione nella Silicon Valley

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini alla guida degli incontri nelle sedi di Google Cloud, Nvidia e Hewlett Packard. Al centro la presentazione del supercomputer di Leonardo. Obiettivo il consolidamento dei rapporti fra le big tech e la Data Valley regionale

Pubblicato il 11 Nov 2022

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Missione Silicon Valley riuscita per l’Emilia-Romagna. Sono stati raggiunti gli obiettivi nel corso della serie di incontri istituzionali guidati dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, nelle sedi di Google Cloud, Nvidia e Hewlett Packard. Scopo della missione rinsaldare le relazioni fra le aziende Usa e la Data Valley emiliano-romagnola. E la presentazione del supercomputer di Leonardo che si “accenderà” il 24 novembre. Tutti e tre i gruppi si sono detti pronti a collaborare con la Regione sui temi dell’innovazione e del digitale.

La “carta d’identità” del supercomputer Leonardo

Il supercomputer avrà una capacità di calcolo unica – 250 miliardi di operazioni al secondo -, in grado di supportare misure innovative su transizione ecologica e contrasto al cambiamento climatico, medicina e salute, mobilità sostenibile e tempi delle città, industria, manifatture e agricoltura 4.0, attenta alla salvaguardia dell’ambiente.

Si tratta di una ‘macchina’ da 240 milioni di euro: 120 milioni dalla Ue, 120 milioni dal Governo italiano per l’allestimento e la gestione, più i fondi della Regione per la struttura al Tecnopolo dove sta nascendo una cittadella europea della scienza e del digitale.

Le tappe della missione

Prima tappa San Jose, al confine meridionale della Silicon Valley, per un doppio incontro: prima a Hewlett Packard Enterprise, colosso dell’high-tech recentemente molto attivo nell’ambito dell’intelligenza artificiale, e successivamente a Nvidia, importante gruppo statunitense che proprio di Leonardo produce i microprocessori.

Dopo l’incontro con la vicegovernatrice dello Stato Eleni Kounalakis, un ulteriore tassello per rafforzare il posizionamento globale della Data Valley emiliano-romagnola e le opportunità di collaborazione con la Silicon Valley a beneficio dell’intero sistema regionale.

Il faccia a faccia tra il presidente Bonaccini e Keith Strier, vicepresidente di Nvidia, ha permesso di fare il punto su possibili nuovi progetti comuni, partendo dalla consolidata collaborazione tra il colosso Usa e il Consorzio Cineca che gestisce Leonardo. Tra i temi al centro del colloquio, cui ha partecipato anche Andrew Emerson del Cineca stesso, quello dell’apertura di un centro di ricerca e sviluppo di Nvidia al Tecnopolo di Bologna e lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori in modalità open source.

L’incontro con i vertici di Google Cloud

L’incontro con Google Cloud si è svolto nella sede di Sunnyvale, dove il presidente Bonaccini si è confrontato con Archana Ramamoorthy, direttrice Cloud Security Product Management Google Cloud, Fabio Fregi, Country Manager Italia di Google Cloud, e Davide Gheller, responsabile Public Sector Centro e Sud Italia, Google Cloud. Al centro dei colloqui il rafforzamento delle attuali collaborazioni, in particolare in termini di climatologia e sostenibilità, scienze della vita e soprattutto gestione e sicurezza dei dati per migliorare il sistema a cui la Regione sta lavorando.

Bonaccini: “Emilia-Romagna attrattiva sul tech”

“In questi incontri abbiamo avuto la conferma della bontà dell’intuizione che negli anni scorsi ci ha portato a investire in modo convinto su digitale e nuove tecnologie – dice Bonaccini -. Oggi quella scelta di allora ci permette di essere nelle condizioni di attirare in Emilia-Romagna investimenti, conoscenze, professionalità e talenti, di rafforzare rapporti di collaborazione con territori avanzati e innovativi come la California e di sostenere le nostre imprese nei processi di internazionalizzazione, per una crescita che sia sostenibile e inclusiva. E, infine, di creare nuova e buona occupazione, grazie allo stretto rapporto tra il sistema produttivo e le filiere manifatturiere collegate alle università e alla rete regionale dei Tecnopoli e dell’Alta Tecnologia”.

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