VERSO LA RIPRESA

Digitale, Ibarra: “Una rivoluzione dolce che produrrà valore per Paese”

Tecnologia, innovazione e crescita: è la sfida con la quale si deve misurare l’Italia. Ma servono infrastrutture e una strategia funzionale ai piani ambiziosi del governo. Ecco la vision dell’amministratore delegato di Wind

Pubblicato il 02 Ott 2015

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La Digital Transformation è un’autentica rivoluzione dei nostri tempi che sta cambiando radicalmente la nostra società, il rapporto dei cittadini con le istituzioni, i modelli di business delle aziende e i comportamenti di consumo di molte persone. Le nuove tecnologie digitali sono in molti settori realmente “disruptive” e la loro applicazione determina un vero e proprio cambio delle logiche competitive insieme ad un profondo mutamento delle catene del valore. Gli effetti sono rilevanti: Internet delle cose, data mining nei social media, personalizzazione dei servizi attraverso l’analisi dei Big Data e proliferazione di dispositivi mobili smart e delle loro applicazioni, hanno consentito a molte nuove imprese di diventare protagonisti in diversi mercati, in pochissimo tempo.

Ma a beneficiare degli effetti della Digital Transformation saranno anche le Istituzioni, i servizi della Pubblica Amministrazione, Istruzione e Sanità in primis, settori nei quali l’Italia deve avviare un rapido processo di modernizzazione per essere in linea con le sfide delle società contemporanea. Una “società connessa” e digitalizzata, inoltre, consentirebbe alle nostre aziende di incrementare la propria produttività, valorizzare il Made in Italy e sviluppare l’export con maggiore efficacia. La chiave di volta della Digital Transformation è rappresentata da una infrastruttura di rete “future proof”, piattaforme tecnologiche aperte e flessibili, competenze digitali diffuse.

Elementi questi che dovranno supportare il percorso di trasformazione, che molte azienda italiane hanno già intrapreso perché le tecnologie e la rete hanno ormai cambiato radicalmente tutti i processi, da quelli produttivi a quelli distributivi, passando dal marketing all’assistenza ai clienti

La “disruption”, quindi, non è una minaccia, ma un’opportunità per innovare seriamente le offerte di prodotti e servizi e cambiare i processi produttivi (si pensi alle opportunità per le Pmi italiane da quella che è stata chiamata Industria 4.0), un’occasione unica per dare slancio al nostro Paese e tornare stabilmente a crescere.

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