L’INDAGINE

La visione degli italiani sulle priorità governative: il digitale al terzo posto dopo salute e istruzione



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È quanto emerge da una survey realizzata da Ipsos per Sopra Steria Next. La digitalizzazione, soprattutto della pubblica amministrazione, è ritenuta fondamentale ma non mancano le preoccupazioni in particolare riguardo alla sicurezza nella condivisione dei dati e all’accessibilità. E si teme un utilizzo improprio dell’intelligenza artificiale per attività fraudolente o malevole nonché per gli impatti in termini di possibile riduzione dei posti di lavoro

Pubblicato il 12 set 2024



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Per la maggior parte degli italiani (51%), la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica sono al terzo posto tra le priorità da affrontare a livello governativo. È questo uno dei punti salienti emersi dalla ricerca “L’approccio degli italiani alla trasformazione digitale” (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO), realizzata da Ipsos per Sopra Steria Next.

Lo studio ha coinvolto 1.200 intervistati rappresentativi della popolazione italiana, di età compresa tra i 18 e i 75 anni, e ha esaminato tre aree fondamentali: Pubblica Amministrazione, Settore Finanziario e E-commerce.

Digitalizzazione sì, ma attenzione alla sicurezza

Dalla ricerca emerge l’importanza della digitalizzazione, riconosciuta dalla maggioranza degli italiani, ma allo stesso tempo si rilevano preoccupazioni significative, in particolare riguardo alla sicurezza nella condivisione dei dati e all’usabilità delle nuove tecnologie. Secondo lo studio, infatti, il 38% degli intervistati identifica l’accessibilità come uno dei vantaggi migliori legati all’uso dell’Intelligenza Artificiale mentre il 30% teme un utilizzo improprio dell’AI per attività fraudolente o malevole e il 27% una possibile riduzione dei posti di lavoro.

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione rappresenta uno degli obiettivi strategici più rilevanti per il governo e le istituzioni pubbliche italiane. Gli italiani si aspettano miglioramenti importanti in termini di velocità e ottimizzazione (69%) dei servizi, obiettivi che possono essere raggiunti attraverso l’integrazione dell’AI.

Finance ed e-commerce: AI come opportunità

Nel campo finanziario, invece, l’AI è vista come un’opportunità per migliorare la qualità (60%) e la personalizzazione (58%) dei servizi; tuttavia, il 55% degli intervistati avverte un aumento del rischio di frodi.

Anche nelle vendite online, un canale di acquisto sempre più diffuso, circa due italiani su tre hanno effettuato almeno un acquisto online negli ultimi 12 mesi. Nonostante le preoccupazioni per la condivisione dei dati personali (43%), oltre la metà degli utenti (55%) accoglierebbe favorevolmente l’uso di avatar, e il 67% sarebbe aperto a suggerimenti personalizzati.

Necessario garantire una transizione digitale sicura e inclusiva

Lo studio di Ipsos offre una panoramica chiara delle aspettative e delle ansie degli italiani riguardo alla digitalizzazione. In un contesto in continua evoluzione, è necessario promuovere un dialogo costruttivo tra istituzioni, aziende e cittadini per garantire una transizione digitale sicura e inclusiva, in grado di rispondere alle reali esigenze della società e delle imprese.

Educazione e formazione per vincere ansie e paure

“La transizione digitale, come qualsiasi processo di cambiamento, suscita reazioni contrastanti tra la popolazione – afferma Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos Italia -. Da una parte, c’è un grande entusiasmo, curiosità e aspettative positive di un generale miglioramento della qualità della vita. D’altro canto, emergono ansie e paure, legate principalmente alla sicurezza dei dati, alla privacy e alla complessità di utilizzo delle nuove tecnologie. Di conseguenza, per mitigare queste preoccupazioni, è fondamentale che questa fase sia gestita con la massima trasparenza nei processi e accompagnata da un robusto programma di educazione e formazione. Questo garantirà il miglioramento delle competenze digitali dei cittadini, rassicurandoli e rendendoli più capaci di affrontare le sfide e sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione”.

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