Facebook Italia ha lanciato #piccolegrandimprese, un piano articolato per sostenere, attraverso diverse attività e iniziative, la ripresa economica delle piccole e medie imprese italiane, spina dorsale dell’economia nazionale e duramente colpite dalla crisi economica generata della pandemia da Covid-19. Tra i settori su cui si concentrerà il progetto ci saranno commercio, export, turismo e cultura; verranno lanciate iniziative ad hoc nel corso della seconda parte dell’anno.
Al fianco di Facebook Italia, come parte integrante di #piccolegrandimprese, scendono in campo diversi partner, tra cui Giovani Imprenditori di Confcommercio, Shopify e Talent Garden che contribuiranno con materiali e attività di formazione dedicate.
Un hub online dedicato alle Pmi
Il sito #piccolegrandimprese, si legge in una nota di Facebook Italia, permette a chi fa impresa di trovare, in unico luogo, tutte le iniziative, i prodotti e i programmi lanciati da Facebook in Italia per sostenere le Pmi.
Il sito verrà costantemente aggiornato con contenuti creati da Facebook e dai partner del progetto per affiancare le piccole attività nel loro percorso verso la digitalizzazione. Per aiutare le Pmi a fare un bilancio della loro presenza online e a scoprire quali azioni intraprendere per migliorarsi, Facebook ha anche sviluppato, con la società francese Numate, uno strumento di diagnosi digitale gratuito, diagnosidigitale.it, che permette di valutare facilmente l’efficacia della propria presenza digitale in 30 minuti e di sviluppare un piano d’azione in funzione dei propri obiettivi di business (farsi conoscere, essere facilmente reperibili, convertire i potenziali clienti in clienti e fidelizzarli). Dopo aver risposto a una serie di domande e semplici, l’utente ottiene un punteggio che valuta l’efficienza digitale della sua azienda e riceve la proposta di un piano d’azione personalizzato con quasi 80 risorse (tutorial, formazione) per migliorare la propria strategia su tutti gli strumenti digitali a disposizione (motori di ricerca, sito web, e-commerce, social network, etc.).
Coronavirus, una Pmi su sei ha chiuso
Secondo l’indagine “Future of Business” realizzata a maggio 2020 da Facebook, World Bank e Ocse su un campione di Pmi attive su Facebook, circa una piccola impresa su sei (16%) in Italia ha dichiarato di aver chiuso a causa del coronavirus.
Tra quelle rimaste in attività, il 76% ha subito un calo delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e più di una su tre, il 31%, ha ridotto il numero di dipendenti a seguito della pandemia. Per il 43% degli intervistati, inoltre, il flusso di cassa rimarrà una grossa sfida nei prossimi mesi.
L’indagine ha evidenziato l’importanza del digitale per le piccole imprese: il 37% delle Pmi intervistate ha affermato che un quarto o più delle vendite (25%) degli ultimi mesi è stato realizzato in modalità digitale.
Imprese femminili più digitali e resilienti
L’indagine di Facebook svela anche che le imprese con a capo un’imprenditrice donna sono più resilienti: rispetto a quelle maschili, sono più spesso rimaste in attività nonostante la crisi (86% contro 83%) e sono meno preoccupate delle sfide legate al flusso di cassa (38% contro 46%). Le imprenditrici donne, inoltre si sono dimostrate maggiormente in grado di sfruttare il digitale per supportare le vendite (40% contro il 35% al maschile).
Nonostante questo slancio positivo verso il digitale, però, le imprenditrici si sono dette meno ottimiste dei colleghi maschi sul proprio futuro aziendale: solo il 36% infatti, contro un 44% degli imprenditori uomini.
”“Il momento che stiamo vivendo ha cambiato profondamente le abitudini e i costumi delle persone e richiede alle piccole e medie imprese di cogliere la leva di crescita che il digitale rappresenta, per ripartire e partecipare attivamente alla ripresa economica del nostro Paese”, dichiara Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia. “Facebook, da sempre impegnata anche in Italia nel sostegno delle Pmi, è determinata a fare la sua parte nell’accelerazione digitale dell’economia italiana”.
Google ha messo sul piatto 900 milioni per la ripartenza italiana
Facebook non è il primo colosso del web ad attivarsi per la ripresa dell’economia in Italia. La settimana scorsa Google ha annunciato un investimento di oltre 900 milioni di dollari in 5 anni per aprire le due Google Cloud Region annunciate in partnership con Tim e avviare una nuova iniziativa dedicata alle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale del paese.
Google ha anche annunciato il piano Italia in Digitale per accelerare la ripresa economica del paese attraverso iniziative di formazione, strumenti gratuiti e partnership a supporto delle imprese e delle persone in cerca di opportunità lavorative. Questo nuovo progetto trae forza dal successo di iniziative come Crescere in Digitale e Google Digital Training, che negli ultimi cinque anni hanno aiutato 500.000 persone a ottenere le competenze digitali necessarie per rilanciare un’attività o migliorare la propria carriera lavorativa. Con questo nuovo impegno, Google intende aiutare altre 700.000 persone e Pmi a digitalizzarsi, con l’obiettivo di portare il numero complessivo a oltre 1 milione per la fine del 2021.
Google.org fornirà inoltre un grant di 1 milione di euro a Unioncamere, per supportare nella trasformazione digitale le piccole e medie imprese italiane in difficoltà. Grazie a questo supporto, le Camere di Commercio offriranno formazione specifica e assistenza da parte di esperti a imprese e lavoratori, con particolare attenzione a quei settori maggiormente colpiti da Covid-19, per aiutare le persone a mantenere il proprio lavoro o a trovarne uno nuovo.
“Google è orgogliosa di essere partner della ripresa economica dell’Italia” , ha sottolineato il ceo Sundar Pichai.