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Digitale, minaccia o chance? Ecco come cambierà la nostra vita

Rapporto “10 Hot Consumer Trends” di Ericsson: luci e ombre nelle aspettative che i consumatori evoluti nutrono nel futuro sempre più pervaso dalle nuove tecnologie: ci permetteranno di conoscerci meglio e di essere ovunque, ma risulteranno anche invadenti e ci renderanno più pigri. Ecco i risultati dell’analisi

Pubblicato il 12 Dic 2018

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Individui e società sempre più protesi verso l’automazione spinta e la conoscenza di sé attraverso il riflesso dell’intelligenza artificiale. In estrema sintesi, è ciò che si aspettano dal futuro i consumatori evoluti di tutto il mondo. A dirlo è l’edizione 2019, l’ottava, del rapporto “10 Hot Consumer Trends” stilato da Ericsson. Dai risultati dell’indagine emergono per l’appunto le dieci tendenze che secondo il mercato contraddistingueranno l’adozione e il continuo progresso delle nuove tecnologie.

Verso l’era degli “awareables”

Secondo i consumatori coinvolti nello studio i dispositivi presto saranno in grado di conoscere gli esseri umani meglio di quanto questi ultimi conoscano i propri device. La metà degli intervistati, che attualmente utilizza gli assistenti virtuali (a partire da Google, Alexa e Siri, per citare i più famosi) negli smartphone o negli smart speaker, ritiene che lo smartphone presto sarà in grado di comprendere le loro emozioni. Addirittura, il 42% pensa che il proprio smartphone potrà comprenderle meglio di amici e parenti. Sei intervistati su dieci pensano che i dispositivi capaci di percepire e reagire agli stati d’animo saranno disponibili fra tre anni.

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Tra smart lighting e riscaldamento autogestito non mettere il dito

Cosa potrebbe accadere se all’interno della stessa casa ci fossero assistenti virtuali diversi? Gli assistenti virtuali potrebbero discutere tra loro allo stesso modo in cui le discussioni avvengono tra i componenti della famiglia. Il 47% degli utenti intervistati che possiede un assistente virtuale crede infatti che ciascun software possa fornire loro risposte differenti alle stesse domande, al punto che il 41% pensa che sarebbe meglio per le coppie avere assistenti virtuali compatibili.

Chi ha paura delle applicazioni spia

Molti utenti sono convinti di essere costantemente spiati dalle proprie applicazioni. Infatti, il 47% degli intervistati ritiene che molte app utilizzino le fotocamere, i microfoni e le informazioni sulla posizione per raccogliere dati sul proprio conto anche mentre non sono in uso. Ben il 52% degli utenti pensa che le app raccolgano più dati di quanto necessario per ottenere profitti.

Sempre meno tolleranza nei confronti dei consensi forzati

Fare clic per dare il consenso ai cookie è diventato il nuovo “passatempo forzato”. Solo l’8% acconsente senza provare fastidio, mentre Il 51% ne è infastidito. Il 46% degli utenti afferma che dover fornire continuamente il consenso lo rende forzato e inutile.

Realtà virtuale e aumentata stimolano l’Internet of Skills

Oltre il 50% degli utenti di di realtà virtuale e aumentata desidera applicazioni, occhiali e guanti che forniscano una guida virtuale per attività pratiche e quotidiane, come ad esempio poter sistemare qualsiasi cosa si rompa all’interno della propria abitazione o imparare a ballare.

Assistenti virtuali specializzati per ogni impegno quotidiano

Gli utenti vorrebbero poter automatizzare alcuni aspetti noiosi della propria vita quotidiana, come andare al supermercato. Il 49% degli utenti che utilizzano assistenti virtuali vorrebbero automatizzare la fornitura di prodotti generici presenti nella loro abitazione. Il 47% vorrebbe avere un assistente virtuale per gestire tutti gli aspetti finanziari, tra cui la dichiarazione dei redditi.

Si dematerializza anche la palestra: arriva quella mentale

L’automazione delle decisioni potrebbe renderci mentalmente pigri. Quasi un utente su tre è convinto che presto sarà necessario andare in “palestra” per esercitarsi a pensare, poiché il processo decisionale quotidiano diventerà sempre più automatizzato.

La tecnologia per ridurre il proprio impatto ambientale

Conoscere se stessi significherà anche ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il 39% dei consumatori desidera un orologio ecologico che misuri la propria “impronta ecologica”. Inoltre, quattro utenti su 10 vorrebbero un assistente virtuale che ottimizzi la temperatura interna dell’abitazione e l’uso dell’acqua.

Gemelli digitali e dono dell’ubiquità

Gli avatar ci permetteranno di essere in due posti allo stesso tempo. Infatti, il 48% degli utenti che utilizza realtà virtuale e aumentata pensa che gli avatar saranno in grado di imitare le espressioni facciali al punto tale che sarà come guardarsi allo specchio. Questo non si applicherà solo alle persone comuni: il 47% prevede che sarà difficile sapere quando politici e celebrità saranno reali o si tratterà solo di avatar.

Il 5G porterà verso una società automatizzata

Gli utenti di smartphone in tutto il mondo si aspettano che il 5G avrà un grande impatto sulle infrastrutture internet della società. Circa il 20% degli utenti di smartphone ritiene che il 5G sarà in grado di connettere meglio i dispositivi IoT, come elettrodomestici e contatori. Tra i servizi che beneficeranno maggiormente del 5G, individuati dagli utenti intervistati, ci sono: gli allarmi di home security, la realtà virtuale applicata alle esperienze di shopping, le auto a guida autonoma e gli elettrodomestici.

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