IL RAPPORTO ISTAT

Digitale, Pmi italiane più mature su cloud e IoT. Ma l’e-commerce non decolla

Il livello di innovazione del 60,3% raggiunto nel 2021 supera la media Ue (56%), per il 2030 l’obiettivo è il 90%. Sistemi di intelligenza artificiale in 6 imprese su 100. Contenuta la percentuale di aziende che effettuano vendite online (18%)

Pubblicato il 11 Gen 2022

Istat Pmi

Le Pmi italiane migliorano il loro livello di digitalizzazione, grazie a una maggiore adozione delle soluzioni cloud e, in parte, IoT. Ma procede a rilento l’attivazione di canali e-commerce, nonostante la spinta impressa dalla pandemia. Il livello di intensità digitale del 60,3% raggiunto nel 2021 è lontano dal target europeo per il 2030 (90%), pur se superiore alla media Ue27 (56%), e colloca le Pmi italiane al decimo posto, sopra quelle tedesche (59%) e francesi (47%).

Lo rivela l’indagine di Istat che fotografa la situazione italiana in merito agli indicatori del Digital economy society index (Desi) per le piccole e medie imprese.

Pmi italiane conquistate dal cloud

A livello europeo la transizione digitale è misurata attraverso indicatori chiave sullo stato della digitalizzazione in termini di infrastrutture abilitanti, competenze, utilizzo da parte di individui, famiglie, imprese e pubblica amministrazione. Alcuni di questi indicatori sono inclusi nell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Desi). Nel programma della Commissione europea delineato dalla “Bussola digitale 2030” il Desi è stato ulteriormente rafforzato come strumento di monitoraggio per il decennio digitale e per individuare i target da raggiungere entro il 2030.

L’andamento nel tempo degli indicatori della transizione digitale stimati in Italia nell’anno 2021 mostra, da una parte, lenti miglioramenti – in analogia con la media Ue27 – nell’area del commercio elettronico delle Pmi: il 17,9% ha venduto online.

Dall’altra, si registrano importanti accelerazioni nell’adozione di servizi cloud di livello intermedio o sofisticato (52% contro una media Ue27 del 35%; 75% l’obiettivo europeo 2030) e nell’utilizzo di almeno due social media (27%; +10 punti percentuali dal 2017).

IoT e Ai nelle imprese più avanzate

Le attività relative alle innovazioni tecnologiche più avanzate, quali Internet delle cose e intelligenza artificiale, ricorrono tra le prime quattro combinazioni di tecnologie Ict adottate, ma solo tra le Pmi che hanno già implementato altre attività di base e quindi sono connesse a gradi di digitalizzazione alti e molto alti.

Nel 2021 sono il 32,3% le imprese con 10 addetti e più che utilizzano almeno un dispositivo intelligente (IoT), un incremento del 9% rispetto al 2020.

Il 6,2% delle imprese ha dichiarato di utilizzare sistemi di intelligenza artificiale per almeno una delle sette finalità proposte (8% la media Ue27), quota che arriva al 15,4% tra le imprese attive nel settore dell’Ict e raggiunge incidenze maggiori nelle telecomunicazioni (18,1%), nell’informatica (16,9%), nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (15,7%).

E-commerce, crescita a rilento

Nel 2020 la percentuale di imprese con almeno 10 addetti che hanno effettuato vendite online continua a essere contenuta (18,4%) e, sebbene si sia registrato un incremento di due punti percentuali rispetto all’anno precedente, resta sotto la media Ue27 (23%). Una crescita più consistente riguarda le imprese con almeno 250 addetti che sono anche più attive nel mercato delle vendite elettroniche (44,5%, da 40,2% nel 2019) rispetto a quelle con 10-49 addetti (17,2%, da 15,2% nel 2019).

Il 18,9% delle imprese ha dichiarato di aver avviato o incrementato nel corso del 2020 gli sforzi per vendere beni o servizi via Internet e reagire alla situazione creata dall’emergenza Covid. Ad attivarsi sono state soprattutto le imprese operanti nei settori più interessati alle vendite online e colpite dalle misure di contenimento, quali il settore ricettivo, agenzie di viaggio e tour operator, attività editoriali e commercio al dettaglio.

Il parametro della Integration of digital technology del Desi 2021, misurato con dati 2020, pone l’Italia al decimo posto in Europa. Sostituendo i valori di alcuni indicatori della dimensione con quelli rilevati nell’anno 2021 relativi a e-commerce, cloud, Erp e social media, il nostro Paese avrebbe scalato due posizioni raggiungendo l’ottava posizione nella dimensione ma senza riuscire a superare il ventesimo posto della graduatoria finale del Desi.

Digitalizzazione alta solo per il 20% delle Pmi

Il comportamento delle imprese è stato valutato rispetto a 12 caratteristiche specifiche che contribuiscono alla definizione annuale dell’indicatore composito di digitalizzazione denominato Digital intensity index utilizzato per identificare le aree nelle quali le imprese italiane incontrano maggiori difficoltà.

In generale, l’80% delle imprese con almeno 10 addetti si colloca ancora a un livello basso o molto basso d’adozione dell’Ict, non essendo coinvolte in più di 6 attività tra quelle considerate. Il restante 20% svolge invece almeno 7 delle 12 funzioni, posizionandosi su livelli alti o molto alti di digitalizzazione.

Il 60,8% delle imprese con almeno 10 addetti ha un livello di digitalizzazione di base e occupa il 78,1% di addetti.

Con riferimento ai 12 indicatori per classe di addetti, il divario maggiore (oltre 30 punti percentuali) si riscontra nell’adozione di software gestionali di condivisione delle informazioni come Erp e Crm. Per tutti gli altri indicatori si registrano differenze tra i 19 punti percentuali dell’intelligenza artificiale e i 28 punti percentuali per l’adozione di dispositivi intelligenti e l’utilizzo di almeno due social media.

La quota di piccole imprese che svolgono attività digitali cresce fino all’adozione di quattro attività per poi ridursi rapidamente; la quota delle grandi imprese raggiunge invece il suo massimo intorno alle otto attività per poi registrare una diminuzione.

La connessione in banda larga fissa con velocità almeno pari a 30 Mbit/s è la tecnologia diffusa nella maggior parte delle imprese (78,3%) anche tra quelle che la adottano come unica tra le 12 analizzate (67,1%).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati