L'INIZIATIVA

Digitale, ripartono le relazioni Italia-Cina: via allo Square One Innovation Center

Presentato nella provincia dello Zhejiang il business accelerator che trasforma la ricerca scientifica in progetti di impresa. In campo Livolsi & Partners

Pubblicato il 09 Giu 2023

Alberto Conforti, direttore Internazionalizzazione Imprese Livolsi & Partners

Le relazioni economiche della Cina con l’Italia, indebolite dalla pandemia, stanno ripartendo con nuove modalità e prospettive nonostante la guerra tra Russia e Ucraina. Un passo in avanti in questo senso viene fatto dalla Provincia  dello Zhejiang, regione situata lungo la costa Sud-Est della Cina, oltre 65 milioni di abitanti, dove operano più di 1.300 imprese italiane e il cui valore dell’ import/export col nostro Paese nel 2022 è stato pari a 11,5 miliardi di dollari (+7,8 rispetto al 2021), che, in un incontro tenuto in Assolombarda, organizzato con l’apporto della Livolsi & Partners, ha presentato le modalità e le possibilità di collaborazione con le nostre aziende. 

La Provincia dello Zhejiang nel 2022 ha esportato beni per 9,85 miliardi di dollari in Italia e ne ha importati per 1,724. Nel primo trimestre del 2023, il nostro Paese ha raggiunto un totale di 1.345 imprese nella Provincia, pari ad oltre il 45% dell’insieme di quelle italiane in Cina e al 17% di quelle europee. Lo Zhejiang è tra le più avanzate aree della Cina in diversi settori, tra i quali intelligent manufacturing, sviluppo sostenibile e medical health. A dimostrazione della dinamicità di questa Provincia, è stato presentato “Square One Innovation Center”, portato in Italia dalla Livolsi & Partners, il business accelerator specializzato nel tradurre l’innovazione e la ricerca scientifica in progetti industriali concreti da sviluppare nei mercati internazionali, a partire dalla Provincia dello Zhejiang, ma per andare oltre i confini della Grande Muraglia.

Focus su intelligence, health ed energy

L’iniziativa, che dispone di risorse aziendali nazionali ed estere e di team di esperti, tra i quali i leader nelle piattaforme per l’accelerazione tecnologica  della  Stanford University, StartX,  ed il leader a livello mondiale per l’incubazione di nuovi progetti  imprenditoriali Y-Combinator della Silicon Valley, lavora in partnership con  fondi di investimento e di private equity cinesi ed americani, tra i quali  LH Ventures, Valley Capital Partners, Capital Partners per gestire il processo di sviluppo di un’idea innovativa, dalle fase iniziali a quelle di crescita, fino alla possibile quotazione in borsa. Il progetto si sofferma in particolare su gli ambiti intelligence, health ed energy.

Domanda interna alla ricerca di prodotti di qualità

“Nonostante il mainstream – afferma Alberto Conforti, direttore Internazionalizzazione Imprese della Livolsi & Partners – le relazioni economiche tra la Cina ed il nostro Paese stanno ripartendo e sono già forti, come dimostra l’interesse suscitato da questa iniziativa che ha visto la partecipazione in presenza ed on line di oltre 130 Imprese di diversi settori. La situazione in Cina è cambiata, la domanda interna in continua cresciuta ed alla ricerca di prodotti di qualità, ottenuti anche dall’utilizzo di tecnologie e know-how italiani. La Cina ha compreso che non esiste solo il Made in Italy, ma anche il Made with Italy. Il nostro lavoro, ormai di lungo periodo ci insegna che il mercato cinese e la Provincia dello Zhejiang è forse l’opportunità più interessante per le nostre eccellenze produttive, per la capacità di accogliere le imprese in un contesto strutturato, favorevole e che offre le necessarie garanzie per la creazione di partnership sia produttive che commerciali con gi operatori locali.” 

Un supporto alle Pmi

“Questo progetto – dichiara Ubaldo Livolsi, presidente della Livolsi & Partners – rappresenta al contempo la conferma e l’evoluzione del nostro metodo di lavoro, con un focus fortissimo sull’innovazione, sia tecnologica che finanziaria, che sono elementi fondamentali per portare al successo le nostre imprese in Cina. L’internazionalizzazione e la globalizzazione si sono trasformate. Le nostre Pmi, ancor di più oggi alla luce di questi cambiamenti, non hanno gli strumenti per fare da sole e devono essere aiutate. La nostra volontà è di perseguire in chiave attuale, pragmatica, globalizzata e industriale il messaggio che ci hanno lasciato alcuni grandi italiani del passato, da Marco Polo a Matteo Ricci, che sono sempre stati attratti dal Paese di Mezzo, di cui hanno rispettato nel profondo la tradizione e la cultura.”

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